Prima la lite nel bar di Caselle per alcuni apprezzamenti rivolti ad una ragazza, poi il ritorno davanti al locale esplodendo alcuni colpi a salve con una pistola scacciacani ed infine l’inseguimento in auto ad opera dal barista e l’incidente. Una scena da “Far West” risalente all’aprile del 2017 davanti ad un bar di Caselle di Maltignano. Alla fine i due giovani “protagonisti” (l’ascolano A.L. e l’albanese H.S.) finirono ammanettati dai Carabinieri giunti in forze sul posto insieme a tanti residenti scesi in strada. Per l’ascolano, difeso dall’avvocato Alessandro Angelozzi, oggi al Tribunale di Ascoli c’è stato il processo davanti al giudice Barbara Bondi Ciutti.
L’avvocato Alessandro Angelozzi
Deve rispondere della detenzione abusiva dell’arma. Sono stati ascoltati un militare del Nucleo operativo radiomobile che intervenne sul posto, e anche il comandante del Norm, tenente Cristiano Barboni, che hanno raccontato quella serata a dir poco movimentata in cui alla fine riuscirono a recuperare anche la pistola. L’ udienza è stata aggiornata al 23 gennaio per la discussione e la sentenza.
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