Il titolo italiano, “La donna che visse due volte” non rende appieno il senso di vertigine e spaesamento che vive il protagonista, un grandissimo James Stewart, afflitto da acrofobia. Non solo dispersione fisica, però. Perchè nel suo capolavoro Alfred Hitchcock, al solito, scandaglia in maniera chirurgica anche i livelli della psiche umana.
Il film uscito nel 1958, considerato tra i migliori di sempre, torna nelle sale nella nuova versione restaurata che sarà proiettata anche al Nuovo CineTeatro Piceno martedì 19 (alle 21,15) e mercoledì 20 ottobre (18,30 e 21,15), proseguendo la lodevole propensione verso le opere imprescindibili della settima arte.
Con Stewart, nei panni dell’avvocato e poliziotto John “Scottie” Ferguson rapito dalla paura dell’altezza, ci sono la bellezza misteriosa di Kim Novak e una serie di colpi di scena degni della miglior tradizione del maestro del brivido. “La donna che visse due volte” è tratto da un libro: si tratta del noir scritto da Pierre Boileau e Thomas Narcejac “D’entre les morts” pubblicato 4 anni prima dell’uscita del film.
Lu. Ca.
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