“Butterfly” di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman è il documentario vincitore del 26esimo Premio Libero Bizzarri. Premio speciale, invece, a “Pugni in faccia” di Fabio Caramaschi. Sono questi i due verdetti resi noti durante la cerimonia di premiazione tenutasi domenica 17 novembre alla Sala Smeraldo dell’Hotel Calabresi.
«Un film completo, splendidamente costruito, teso e introspettivo insieme, avvincente come gli incontri di boxe femminile che segue in diretta e al contempo indagatore discreto delle ansie e i turbamenti di un’atleta giovane troppo caricata dell’aspettative» è parte della motivazione che ha convinto la giuria guidata dal giornalista e dirigente Rai Andrea Vianello e composta da Piero Valesio (direttore del canale SuperTennis), Emilio Piervincenzi (direttore de “Il calcio vero”) e Francesca Borghetti, autrice tv e documentarista.
L’evento ha visto anche la proiezione del corto “La vena giusta del cristallo” di Renato Porfido e l’esibizione del maestro Federico Longo, pianista e direttore d’orchestra. Oltre ovviamente all’annunciato omaggio e Ferruccio Zoboletti, a cui è stato dedicato il Premio Bizzarri 2019 “Calcio… ma non solo”: un riconoscimento all’importante ruolo avuto dall’imprenditore nella vita sportiva cittadina, avendo rivestito le cariche di presidente della Sambenedettese per una decade e del Circolo Tennis Maggioni per ben 18 anni.
Le proiezioni proseguiranno alla Palazzina Azzurra fino al 20 novembre. Nella giornata di martedì 19 novembre, a partire dalle 16 saranno proiettati tre doc fuori concorso: “Contro corrente” di Nicola D’Auria e Vincenzo Martone (2016), “Etre et durer – Il parkour visto da una madre” di Maria Serena Mignani (2017) e “Wrestlove. L’amore combattuto” di Cristiano Di Felice (2019).
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