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Fondazione Carisap, ecco il piano triennale:
11 milioni, la metà per il welfare
La novità su salute e prevenzione

ASCOLI - L'ente ha ufficializzato la cifra che stanzierà nel periodo 2020-2022. Per "volontariato, filantropia e beneficenza" la maggior parte delle risorse, ovvero 5.635.000 euro. Per la sviluppo locale oltre 2 milioni di euro, mentre per la cultura arriva 1.200.000 euro. Fondi anche per educazione, istruzione e formazione
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Zappasodi, Galeati e Perosa durante la presentazione del piano

di Luca Capponi 

“Cambiamento e soluzioni sostenibili per rispondere in modo innovativo allo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio”. Per farlo, ecco sul piatto 11 milioni di euro nel periodo 2020-2022. Sono quelli che la Fondazione Carisap prevede di stanziare nel prossimo triennio, erogando risorse in settori sempre più nodali (e in difficoltà) in tempi di crisi economica e ricostruzione post terremoto. A confermare la cifra, durante la presentazione ufficiale del piano avvenuta alla Bottega del Terzo Settore (luogo simbolo di quanto fatto dalla Fondazione negli anni), il presidente Angelo Galeati, il direttore dell’area strategica, ricerca e pianificazione Marco Perosa e il segretario generale Fabrizio Zappasodi.

La Bottega del Terzo Settore

La parte del leone resta quella per il welfare, con la sezione “volontariato, filantropia e beneficenza” cui andrà la maggior parte delle risorse, vale a dire ben 5.635.000 euro, così ripartiti: 1.745.000 euro per il 2020, 1.845.000 per il 2021 e 2.045.000 per il 2022.
Per lo “sviluppo locale”, considerata da Galeati «la fase più sfidante a livello sociale ed economico, perchè si parla di lavoro ed innovazione», ecco 2.315.000 euro (ripartiti in 750.000, 800.000 e 765.000 euro nei tre anni). «La novità riguarda però il settore “salute pubblica e medicina preventiva”, dove la Fondazione è stata “latitante” per tanto -continua Galeati-. Occorre ritornare supportare la macchina pubblica soprattutto nel campo della prevenzione. Destineremo a questa missione 900.000 euro complessivi».

Più o meno la stessa cifra (950.00 euro) che andrà ad “educazione, istruzione e formazione”, mentre per l’area “arte, attività e beni culturali” ecco un totale di 1.200.000 euro, con 400.000 euro all’anno che andranno ad iniziative di particolare rilevanza, capaci di incrementare la ricettività turistica e la visibilità del territorio in ambito nazionale.
«Un esempio in tal senso è data dalla mostra di Tullio Pericoli “Forma del paesaggio”, che sta portando ad Ascoli un numero consistente di visitatori anche dall’estero -ribadisce Galeati-. Questo per dire che scelta ed ogni decisione viene da esperienze vissute sul campo, da mesi di ascolto e approfondimento con enti pubblici, associazioni, privati cittadini e imprese. Terremo poi alta l’attenzione verso le aree colpite dal sisma. Auspico unità e capacità di mettersi in rete da parte del territorio, la coprogettazione è uno dei nostri capisaldi. Ora la palla passa al Cda, che entro il 31 gennaio dovrà approvare il documento di attuazione; conterrà le azioni di intervento previste per ogni settore, gli ambiti in cui verrà attivata la stessa coprogettazione e in cui verranno emanati gli avvisi per la presentazione dei progetti e l’identificazione degli stessi».


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