di Bruno Ferretti
Le scarpe bullonate, modello “Puma Mexico”, erano un regalo di Diego Maradona, attraverso il fratello Hugo che giocava nell’Ascoli, e quindi potevano avere… qualcosa di magico, ma il piede destro che colpì quel pallone in acrobazia era il suo. E suo é il merito di un gol che, fra tanti – pure spettacolari e importanti – può essere considerato come il più bello in assoluto dell’Ascoli in Serie A.
Parliamo del gol realizzato dall’ascolano Domenico Agostini, detto Meco, nella partita Ascoli-Pisa del 22 novembre 1987. Trentadue anni fa. Entro’ in campo al 12esimo della ripresa al posto di Maradona e dopo un quarto d’ora mise a segno quella memorabile rete con cui l’Ascoli di Castagner si portò in vantaggio 2-1 ribaltando il vantaggio iniziale del Pisa. Pisa che, però alla fine riuscì a pareggiare (2-2) con Dianda. Nella squadra toscana giocava Dunga futuro CT del Brasile.
«Paolo Giovannelli si allargò sulla destra del nostro fronte d’attacco e io mi piazzai a centro area pronto a raccogliere il cross – ricorda Agostini – arrivò il pallone, di testa non avrei potuto colpirlo e allora tentai la rovesciata. Fu istintivo ma riuscii a calcolare la forza necessaria per centrare la porta. Mi andò bene. Se avessi colpito troppo forte quel pallone probabilmente sarebbe finito in curva e invece si infilò all’incrocio dei pali. Il Del Duca esplose e provai una gioia immensa. Incontenibile. Indimenticabile”.
Da brividi, per chi ama l’Ascoli, il racconta di Meco, uno degli enfant prodige del calcio ascolano degli anni ’80 con Iachini, Scarafoni, Carillo e altri ancora. «Ricordo che dopo la partita, mentre in pullman tornavamo all’Hotel Villa Pigna, quartier generale della squadra, mister Castagner mi chiese: dimmi un po’, Meco, come hai fatto a infilare l’incrocio?».
«Gol di quel tipo li provavo in estate sulla spiaggia – prosegue Agostini – insieme Iachini, Scarafoni, il portiere Seghetti e altri ci mettevamo sulla riva a fare le rovesciate verso la porta fatta con i due remi di un pattino infilati nella sabbia. A volte mettevamo in palio un gelato o una Coca Cola. Spesso la gente che passeggiava si fermava a guardarci perché erano tiri al volo spettacolari».
Meco Agostini, 55 anni, ha disputato 104 partite con l’Ascoli in cinque campionati di Serie A. Mezzala con spiccate doti tecniche, esordì a 19 anni con Carlo Mazzone il 18 marzo 1984 in Udinese-Ascoli (0-0) entrando al posto del brasiliano Juary. È stato senza alcun dubbio uno dei migliori calciatori usciti dal settore giovanile bianconero.
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