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Quando Meco Agostini realizzò con le scarpe
di Maradona il gol più bello dell’Ascoli

CALCIO - La spettacolare rovesciata del giovane bianconero si insaccò all'incrocio dei pali, 32 anni fa, in Ascoli-Pisa finita 2-2. «Il mister Castagner mi chiese: ma come hai fatto?»
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Meco Agostini marcato da Beppe Baresi in un Ascoli-Inter

di Bruno Ferretti

Le scarpe bullonate, modello “Puma Mexico”, erano un regalo di Diego Maradona, attraverso il fratello Hugo che giocava nell’Ascoli, e quindi potevano avere… qualcosa di magico, ma il piede destro che colpì quel pallone in acrobazia era il suo. E suo é il merito di un gol che, fra tanti – pure spettacolari e importanti – può essere considerato come il più bello in assoluto dell’Ascoli in Serie A.

Agostini sulle “Figurine Panini”

Parliamo del gol realizzato dall’ascolano Domenico Agostini, detto Meco, nella partita Ascoli-Pisa del 22 novembre 1987. Trentadue anni fa. Entro’ in campo al 12esimo della ripresa al posto di Maradona e dopo un quarto d’ora mise a segno quella memorabile rete con cui l’Ascoli di Castagner si portò in vantaggio 2-1 ribaltando il vantaggio iniziale del Pisa. Pisa che, però alla fine riuscì a pareggiare (2-2) con Dianda. Nella squadra toscana giocava Dunga futuro CT del Brasile.

«Paolo Giovannelli si allargò sulla destra del nostro fronte d’attacco e io mi piazzai a centro area pronto a raccogliere il cross – ricorda Agostini – arrivò il pallone, di testa non avrei potuto colpirlo e allora tentai la rovesciata. Fu istintivo ma riuscii a calcolare la forza necessaria per centrare la porta. Mi andò bene. Se avessi colpito troppo forte quel pallone probabilmente sarebbe finito in curva e invece si infilò all’incrocio dei pali. Il Del Duca esplose e provai una gioia immensa. Incontenibile. Indimenticabile”.

Meco oggi, 55 anni

Da brividi, per chi ama l’Ascoli, il racconta di Meco, uno degli enfant prodige del calcio ascolano degli anni ’80 con Iachini, Scarafoni, Carillo e altri ancora. «Ricordo che dopo la partita, mentre in pullman tornavamo all’Hotel Villa Pigna, quartier generale della squadra, mister Castagner mi chiese: dimmi un po’, Meco, come hai fatto a infilare l’incrocio?».

«Gol di quel tipo li provavo in estate sulla spiaggia – prosegue Agostini – insieme Iachini, Scarafoni, il portiere Seghetti e altri ci mettevamo sulla riva a fare le rovesciate verso la porta fatta con i due remi di un pattino infilati nella sabbia. A volte mettevamo in palio un gelato o una Coca Cola. Spesso la gente che passeggiava si fermava a guardarci perché erano tiri al volo spettacolari».

Meco Agostini, 55 anni, ha disputato 104 partite con l’Ascoli in cinque campionati di Serie A. Mezzala con spiccate doti tecniche, esordì a 19 anni con Carlo Mazzone il 18 marzo 1984 in Udinese-Ascoli (0-0) entrando al posto del brasiliano Juary. È stato senza alcun dubbio uno dei migliori calciatori usciti dal settore giovanile bianconero.

Meco (a sinistra) il giorno della rimpatriata con Walter Junior Casagrande (al centro) e Peppe Carillo

 


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