Convention sull’anice verde:
come migliorare la produzione

CASTIGNANO - Si è svolta nella sala consiliare del Comune. Il presidente dell'Associazione Sergio Corradetti: «Abbiamo ottenuto richieste e attenzione da altri territori». Il sindaco Fabio Polini: «E' una peculiarita fondamentale per i giovani agricoltori»
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Grande partecipazione nella sala consiliare del Comune di Castignano alla convention sull’anice verde. Una produzione locale che esclude la presenza di prodotti chimici che possono danneggiare la salute dei consumatori. Tra i relatori, Sergio Corradetti (presidente dell’associazione Anice Verde), Fabio Polini (sindaco di Castignano), Moreno D’Ercoli (agronomo), il professor Rodolfo Santilocchi (Università Politecnica delle Marche) e Angelo Capriotti (Società Ambiente e Mare).

L’agronomo Moreno D’Ercoli (Foto Simone Corradetti)

«Bisogna valutare bene con i docenti dell’Università Politecnica delle Marche – ha detto Corradetti – se ci sono le condizioni di coltivare e adoperare i diserbi naturali e tecniche agrarie, che possono migliorare la produzione. Recentemente – prosegue – abbiamo partecipato a delle iniziative e trasmissioni televisive di un certo livello, che sicuramente ci hanno dato una visibilità più ampia. Grazie a tutto ciò – conclude – abbiamo ottenuto richieste e attenzioni da altri territori».

Il sindaco Fabio Polini: «L’Amministrazione comunale è a sostegno dell’Associazione e dei coltivatori che fanno parte di questo Consorzio, e l’anice verde è arrivato alla ribalta nazionale e internazionale grazie ai visitatori. La nostra peculiarità è fondamentale per i giovani agricoltori, affinché possano fare il giusto profitto con questa spezie che si trova nei territori dei calanchi e dell’Ascensione. Il lavoro deve servire anche per frenare lo spopolamento nei piccoli Comuni».

si.co.

 


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