Come ogni anno la sezione di Italia Nostra di Ascoli, in collaborazione con il comitato “Un Treno per Roma”, ripete l’incontro per commemorare il comizio organizzato dalla Provincia di Ascoli il 26 novembre 1903 per festeggiare l’avvio dei lavori della Ferrovia dei Due Mari. Purtroppo per sopraggiunte difficoltà di ordine burocratico l’avvio dei lavori non ci fu e così si bloccò la realizzazione di un progetto che avrebbe consentito di togliere dall’isolamento le aree interne del centro Italia con la creazione di una infrastruttura fondamentale anche per lo sviluppo equilibrato e diffuso del sistema Italia.
L’appuntamento è per il 26 novembre (ore 18,30) alla libreria Rinascita di Ascoli. «I recenti eventi sismici – si legge nella nota di Italia Nostra – hanno accentuato la condizione di crisi e di deprivazione economica e demografica di queste aree e forse solo la realizzazione della Ferrovia dei Due Mari potrebbe contribuire ad accendere una luce di speranza per la loro sopravvivenza. Eppure non sembra che tutti abbiano realmente compresa la reale gravità delle situazione. Si tratta, allora, di far uscire allo scoperto chi rema realmente contro e si oppone alla realizzazione della fondamentale infrastruttura ferroviaria. E’ per questo che l’incontro del 26 novembre non si risolverà in una sterile commemorazione. Consentirà invece di avviare la raccolta delle firme di tutti i “portatori d’interesse” ma anche delle comunità e dei singoli cittadini a sostegno dell’appello rivolto ai rappresentanti istituzionali delle Regioni, delle Province e dei Comuni dei territori interessati alla realizzazione della Ferrovia dei Due mari da San Benedetto a Roma perché assumano un formale impegno alla individuazione degli strumenti e provvedimenti più efficaci idonei a favorire la realizzazione della ferrovia per il successivo inoltro di una formale richiesta al Governo. L’incontro – si conclude la nota – sarà inoltre l’occasione per conoscere in che termini e con quali provvedimenti la Regione Marche intende favorire la realizzazione di questo fondamentale progetto».
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