Gli agricoltori terremotati diventano testimonial del turismo nelle Marche. Ci sarà anche uno spazio dedicato a Terranostra, l’associazione che riunisce gli agriturismi legati a Coldiretti all’interno del grande Villaggio di Natale di Campagna Amica che si terrà a Matera da venerdì 29 a domenica 1 dicembre. Pronti per promuovere al meglio pacchetti soggiorno nella regione: escursioni alle Lame Rosse o alle Grotte di Genga, al parco archeologico di Sentinum o di Urbisaglia, tra i sentieri dei Sibillini e all’interno delle aziende dell’agroalimentare di qualità. Tra passeggiate, degustazioni e cene all’insegna della tradizioni, pacchetti esperienziali sempre più nelle corde dei turisti.
Un turismo green cresciuto negli ultimi anni e possibilità concreta di rilancio economico delle aree interne e terremotate. «L’agricoltura – commenta Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – ricopre un ruolo fondamentale perché attraverso il lavoro dei suoi uomini e delle sue donne contribuisce alla gestione e alla tutela del territorio. Le Marche, con i suoi paesaggi fatti di colline, di montagne attraverso i quali si snodano sentieri del gusto, strade del vino o dell’olio, è una regione piena di tesori – storici, architettonici, naturali e dell’agroalimentare – che vogliamo far scoprire a sempre più persone perché proprio attraverso il turismo possiamo dare nuove ali a tutto il sistema economico dell’entroterra».
Proprio l’area del cratere, secondo gli ultimi dati diramati dalla Regione Marche, rappresenta circa il 10% degli arrivi e delle presenze turistiche. Dati in aumento rispetto al 2018 quelli registrati dalla Regione Marche tra gennaio e ottobre 2019: 213.522 di arrivi e 909.447, rispettivamente in aumento del 10 e del 16%. Non mancheranno a Matera le tipicità marchigiane salvate dagli agricoltori custodi e che Campagna Amica ha voluto inserire tra i “Sigilli della biodiversità”: in mostra, tra gli altri, il Carciofo precoce jesino e il panettone alle visciole, la Roveja e il Vino Cotto l’Anice Verde di Castignano e, dai Sibillini, la Cicerchia, il Caciofiore e il Pecorino.
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