Chajia a fine gara davanti ai microfoni della sala stampa dell’Arechi
di Claudio Romanucci
E’ Micai, nel finale, a togliere dalla gola l’esultanza ai 250 sostenitori bianconeri superandosi sulla stoccata di Cavion da ottima posizione. All’Arechi il finale è condito dai fischi del poco numeroso pubblico locale contro la propria società. L’Ascoli si prende il terzo pareggio stagionale ma lo apprezza meno. Il piatto poteva essere più ricco.
Gravillon in sala stampa
Per il difensore Andreaw Gravillon «è stata una gran partita nel secondo tempo, meritavamo senza dubbio la la vittoria. Ritengo che il gol della Salernitana era in fuorigioco perché l’assistente ha alzato la bandierina. Da parte nostra crediamo d’aver fatto bene quello che ci ha chiesto l’allenatore. Sul gol che abbiamo subito è stato bravo il giocatore della Salernitana (Lombardi, ndr)».
Il belga-marocchino Moutir Chajia rimarca il numero delle occasioni avute dalla propria squadra: «Non saprei dire molto sulle proteste dei giocatori avversari in occasione del fuorigioco. I cambi dei giocatori lì davanti (si riferisce all’ingresso di Ardemagni, ndr) non hanno cambiato il mio modo di giocare. Di certo potevamo vincerla».
In casa Salernitana regna grande nervosismo. La società granata ha annunciato il silenzio stampa e fuori tira il vento gelido della contestazione. Attraverso una nota, invece, il presidente dell’Ascoli, Carlo Neri, ha voluto esprimere la sua soddisfazione: «Bravi ragazzi, sugli spalti e in campo. Il risultato ci sta stretto ma va bene così. La strada è quella giusta e via, si riparte».
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