di Claudio Romanucci
Le luci d’autore sul Golfo di Salerno si accendono per l’Ascoli solo per un tempo. Il primo la formazione di Zanetti lo butta letteralmente via, facendo accrescere il rammarico per una possibile vittoria dopo una ripresa a senso unico, ricca di occasioni da rete e con un atteggiamento nettamente diverso.
Chiediamo al tecnico se pensa ad un primo tempo regalato agli avversari ma lui non è d’accordo. «Abbiamo preso un gol con un tiro da fuori, non ho visto altre grandi differenze tra le due squadre – spiega l’allenatore bianconero – il secondo tempo è stato a mio avviso straordinario, abbiamo macinato gioco in velocità: sono contento della reazione che hanno avuto i ragazzi. Prima è accaduto che quando pressavamo uscivamo non coordinati: poi nei secondi 45’ è cambiato il sistema, siamo riusciti a coprire meglio il campo con riferimenti in pressione alta. Un pizzico di rammarico ce l’ho, è evidente ma questo punto contro una squadra forte me lo prendo».
Sul gol annullato ai granata, il possibile 2-0: «Dalla panchina sembrava fuorigioco ma non posso essere preciso. Questa è una piazza calda ed esigente, come la nostra. Oggi abbiamo salutato il ritorno di Beretta dopo otto mesi: lo ritengo importante, ha caratteristiche che ad altri mancano»
Il direttore generale bianconero, Gianni Lovato, approva la reazione ed il finale in crescendo dell’Ascoli: «Siamo andati bene come prestazione e mentalità, abbiamo provato a vincerla e saremmo riusciti nell’intento se non ci fosse stato un grande Micai. Dopo il pareggio i nostri avversari hanno accusato psicologicamente, forse anche per via dell’ambiente divenuto teso».
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