Carlo Cava cantante lirico grande tra i grandi. Ascoli non lo dimentica e venerdì prossimo 20 dicembre, nel corso di un concerto memorial nel Teatro dei Filarmonici, inizio alle 21,15, ingresso libero sino ad esaurimento posti, gli renderà il doveroso omaggio. Viene anche consegnato, nel corso della serata, il Premio Carlo Cava, istituito dal Comune in collaborazione con il Coro Ventidio Basso, e voluto in particolare dal baritono ascolano Vittorio Vitelli, al basso riminese Mirco Palazzi. Con il premio si vuole ricordare il superbo basso ascolano e dare un riconoscimento ad un basso in carriera che si è particolarmente messo in evidenza nelle produzioni nazionali e internazionali.
Mirco Palazzi è un soprattutto un raffinato interprete del repertorio belcantistico ed è protagonista nei più importanti teatri del mondo. Giovanissimo, ha iniziato lo studio del pianoforte per poi dedicarsi al canto diplomandosi con lode e menzione al Conservatorio “Rossini” di Pesaro sotto la guida di Robleto Merolla e in seguito con Bonaldo Giaiotti. Nel Teatro Verdi di Padova a fine mese sarà Leporello nel Don Giovanni di Mozart. Nel 2020 sarà ad Amsterdam per Semiramide (Assur), poi a Budapest (La Sonnambula), Tenerife (Lucrezia Borgia), Bologna (Lucrezia Borgia) e Teatro San Carlo di Napoli (Maometto II).
Naturalmente Palazzi venerdì canterà insieme al soprano Iano Tamar con al pianoforte Cesare Catani. Della serata anche il Coro Ventidio Basso diretto dal maestro Giovanni Farina. In programma brani da “La Forza del destino” (Il santo nome di Dio Signore), “Il Trovatore”(Vedi le fosche notturne spoglie), “Don Carlo” (Ella giammai m’amò), “Semiramide” (Ebbene…a te), “Norma” (Casta diva) e “Nabucco” (Va pensiero). A porgere i saluti di rito il sindaco Marco Fioravanti e l’assessore comunale alla cultura Donatella Ferretti. Vitelli sarà il conduttore della serata ricordando la carriera di Cava del quale era amico personale.
Per gli appassionati del belcanto una bella serata nel ricordo del Nostro, nato ad Ascoli nel 1928 e deceduto l’anno scorso, a 90 anni, a Viterbo. Cava era figlio del titolare del famoso negozio di generi alimentari in via Tibaldeschi. E’ nato e vissuto in via Mercantini. A 15 anni iniziò a studiare musica. Dopo il liceo si trasferì a Roma dove si laureò in farmacia. Ma non ha mai fatto il farmacista, troppa la passione e il talento per il canto. Nel 1955 vinse il primo premio al concorso canto di Spoleto. Quindi una carriera luminosa e il debutto alla Scala di Milano. Poi Salisburgo, Glydebourne, Arena di Venona, Teatro Costanzi di Roma, Cairo, Vienna, Monaco. Ha partecipato a circa 1.500 recite con direttori del calibro di Gavazzeni, Karajan, Giulini, Metha e Muti. Ha cantato con miti come Caballè, Tebaldi e Bergonzi. Pur in presenza di alcuni giganti della lirica quali Cesare Siepi o Nicolai Ghiaurov, lui non era da meno. Un basso dalla voce scura e imponente. Un comprimario (inevitabile per il basso) ma di gran lusso. Al termine del concerto si brinderà al nuovo anno.
SEMIRAMIDE, IL CORO VENTIDIO BASSO SU RAI 5
Per gli appassionati del belcanto sarà possibile ammirare il Coro del Teatro Ventidio Basso, confermato anche per il 2020 al Rof (Rossini Opera Festival) di Pesaro, dove ha ottenuto crescenti ed entusiastici consensi, giovedì 19 dicembre, ore 21,15, sul canale televisivo Rai 5, dove verrà trasmessa la Semiramide di Gioachino Rossini che nell’agosto scorso ha aperto il Rossini Opera Festival. Il coro ascolano sarà presente, come detto, per il quarto anno consecutivo al Rof nelle produzioni “Möise et Pharaon”, “Elisabetta Regina d’Inghilterra” e concerto di chiusura il 21 agosto con lo Stabat Mater in versione semiscenica.
Dicembre uguale buona musica Dal live senza luci al memorial Carlo Cava La regina è la lirica
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