Barriere architettoniche, A&P interroga:
«Cosa fa il Comune per rendere la città
fruibile anche dalle persone
con disabilità?»

ASCOLI - I consiglieri Nardini e Canzian sollecitano l’Amministrazione a rimuovere tutti quegli impedimenti che rendono la vita difficile alle persone in carrozzina. Dagli ostacoli di marciapiedi, strade e piazze non a norma, fino ai parcheggi e alle fermate dei bus. Ma è off limits anche la Sala dei Savi di Palazzo Capitani
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Corso Trieste, marciapiedi inaccessibili per le persone in carrozzina (foto Andrea Vagnoni)

«Ascoli è una gigantesca barriera architettonica». Con questa frase Giuseppe Pizi, ascolano con difficoltà a deambulare e membro dell’Aniep, associazione che si batte per i diritti delle persone disabili, aveva denunciato, il 18 maggio 2019, attraverso Cronache Picene, la situazione di grave difficoltà che incontrano gli ascolani in carrozzina a circolare in città. Parlando di un «malessere diffuso, un po’ ovunque, dal centro storico alla periferia». Ed oggi, il gruppo consiliare di “Ascolto e Partecipazione”, raccogliendo anche quella denuncia, ha presentato un’interrogazione al sindaco Marco Fioravanti per sapere «quali misure urgenti intende intraprendere l’Amministrazione comunale per rendere la città fruibile anche dalle persone con disabilità».

Scrivono nell’interrogazione i consiglieri Emidio Nardini e Antonio Canzian: «Premesso che nella città di Ascoli la libertà di movimento delle persone con disabilità è pressoché impedita dalla presenza di innumerevoli ostacoli e che molte strade, piazze, marciapiedi, parcheggi, fermate degli autobus, parchi giochi, giardini, edifici pubblici e privati ad uso pubblico, a causa delle molte barriere architettoniche sono inaccessibili ai cittadini con disabilità. Visto che – continuano Nardini e Canzian – l’accessibilità e la fruibilità sia del territorio che dei servizi deve imprescindibilmente essere consentita a tutti e che in città, quasi ovunque, sono assenti gli scivoli ed i pochi presenti sono approssimativi e con pericolose pendenze non a norma. Appurato che – sottolineano ancora i consiglieri di A&P – la carenza di bagni pubblici accessibili ai disabili, stalli insufficienti per il parcheggio delle auto a disposizione delle persone con disabilità, specie in prossimità di servizi ed uffici pubblici, denotano disinteresse nei confronti delle persone con disabilità».

Viale Indipendenza, auto impedisce il passaggio alle carrozzine (foto Andrea Vagnoni)

«Preso atto che a Palazzo dei Capitani – puntualizzano Nardini e Canzian – il servoscala necessario per raggiungere la Sala dei Savi, obsoleto e tecnologicamente sorpassato, non ha né la potenza né le dimensioni per poter trasportare persone con le moderne carrozzine elettriche alle quali, pertanto, è di fatto impedito l’accesso alla medesima, si interroga il sindaco per sapere: se intende perseverare nella incivile, oltre che fuorilegge carenza di accessibilità alla Sala dei Savi del Palazzo dei Capitani; quali misure urgenti intende intraprendere l’Amministrazione comunale per rendere la città ed i servizi pubblici fruibili anche dalle persone con disabilità? Se il Comune di Ascoli – concludono i consiglieri di A&P – ha provveduto a censire i molteplici punti critici presenti sul territorio comunale al fine di eliminare tutte le barriere architettoniche garantendo il diritto alla mobilità anche alle persone con disabilità; e se e quante risorse sono state previste nel Piano triennale delle opere pubbliche per l’abbattimento delle barriere architettoniche».


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