di Marco Braccetti
«Dobbiamo fare insieme un ultimo sforzo per rispettare i tempi che ci siamo dati. Sono ormai tanti anni che si parla di questa importante infrastruttura e la nostra popolazione la attende, nel segno di un fiume che sia sempre più motivo d’unità e non di divisione». Il fiume è il Tronto e le parole sono del sindaco di Martinsicuro, Massimo Vagnoni. Lui era uno dei rappresentanti istituzionali di Marche e Abruzzo che, nella mattinata di oggi, venerdì 20 dicembre, hanno affollato la sala consiliare sambenedettese per fare il punto su quest’infrastruttura, che sarà lunga circa 150 metri.
Un’opera da 2 milioni e 200.000 euro, cofinanziata un parti uguali dalle Regioni Marche e Abruzzo. Attualmente siamo ancora in fase progettuale, con l’elaborato esecutivo che dovrebbe essere approvato a dicembre 2020. I tecnici hanno sfornato due soluzioni, entrambe legate ad un elemento essenziale per la costa adriatica a cavallo tra le provincie di Ascoli e Teramo. Ossia la nautica e la marineria in generale. Gli elementi architettonici delle strutture, infatti, richiamano il mondo delle barche. Nella soluzione 1 c’è un sistema di stralli che ricorda la vela di un’imbarcazione d’altri tempi; mentre la seconda richiama la carenatura in legno di uno scafo.
Attualmente, la soluzione in pole-position sarebbe la seconda, ma la scelta definitiva verrà presa con l’inizio del nuovo anno. Per passare dalle carte al cantiere occorrerà attendere dicembre 2021. La tempistica dei lavori è, naturalmente, legata a quale progetto verrà realizzato. Ma, comunque, secondo i tecnici coordinati dall’architetto Nando Goffi, dovrebbe trascorrere meno di un anno dall’apertura del cantiere alla conclusione dell’opera. Dunque il 2022 dovrebbe, finalmente, essere l’anno giusto per quest’infrastruttura. Esultano i rappresentanti delle istituzioni coinvolte, che vede il lato marchigiano con la Regione col presidente Luca Ceriscioli e la vice Anna Casini, la Provincia di Ascoli del presidente Sergio Fabiani ed il Comune di San Benedetto, con il sindaco Pasqualino Piunti.
Ceriscioli ha sottolineato come la ciclabilità sarà una parola-chiave della Regione anche sul fronte della promozione turistica: «Grazie alle bici elettriche, la bicicletta è ormai accessibile a tutti e la nostra regione è pronta ad offrire un territorio particolarmente vocato. Abbiamo già formato 40 accompagnatori cicloturistici, abbiamo una rete di bike-hotel ed abbiamo stretto un accordo con Trenitalia che, entro il 2025, garantirà 24 nuovi treni, con spazi appositi per le bici e appositi punti di ricarica delle batterie. Ricordo infine che le Marche sono una delle poche regioni in Italia dove chi viaggia in treno in bici non paga un supplemento. Questo perché vogliamo sempre più favorire l’interscambio treno-bicicletta, in un ottica di collegamento complessivo della regione».
L’intervento di Anna Casini
A tal proposito, c’è da dire che il ponte sul Tronto s’inserisce in una Rete ciclabile regionale ben più ampia. Complessivamente, questo progetto prevede ben 13 ciclovie, capaci di coprire sia la costa che l’interno, per un totale di 500 km. Nel Sud, c’è il progetto per la ciclovia della Sentina che coinvolge i Comuni piceni di San Benedetto e Monteprandone e quello teramano di Colonnella. Un tracciato di 4,5 km (costo 1 milione e mezzo) per pedalare tra la natura del vicino Tronto. L’inizio lavori è previsto per febbraio 2021.
L’opera correrà a cavallo tra due territori regionali, trovando la sponda abruzzese molto attrezzata: «La Regione Abruzzo è a buon punto per il completamento della sua pista ciclabile che si sviluppa da Martinsicuro a San Salvo per un totale di 131 chilometri, di cui 76 già realizzati, 42 in via di ultimazione e 13 in corso di progettazione – ha detto il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, Umberto D’Annuntiis – Se si pensa che nell’ultimo anno il turismo in bicicletta è aumentato del 41% e che interessa sei milioni di persone, si comprende come attraverso la realizzazione di queste opere si possa dare un forte impulso all’economia regionale».
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