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Daspo di otto anni,
record senza precedenti
per un 43enne ascolano

ASCOLI - E' accaduto allo stadio "Del Duca" in occasione di Ascoli-Cosenza. Partita costata cara anche a un 35enne, residente in un centro della vallata del Tronto, che ha acceso e lanciato una "torcia": per lui divieto di due anni
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I tifosi dell’Ascoli in curva nord

Due tifosi dell’Ascoli stangati dal Daspo, il divieto di assistere a manifestazioni sportive su tutto il territorio nazionale. I provvedimenti li ha adottati il questore di Ascoli, Luigi De Angelis. Il primo, 35 anni, residente in un centro della vallata del Tronto, ha avuto un Daspo di due anni. E fin qui tutto rientra nella norma. Il secondo, il 43enne ascolano P.C., ne ha invece avuto uno addirittura di otto anni, un record forse senza precedenti. Ad Ascoli sicuro. L’uomo, infatti, in passato era già stato raggiunto da quattro diversi Daspo e una sentenza definitiva in seguito a una condanna per reati di droga.

I fatti risalgono alla partita Ascoli-Cosenza dello scorso 24 novembre e sono accaduti nel settore della Curva Nord. Il 35enne all’inizio della partita ha acceso una torcia lanciandola poi in campo. Le telecamere della videosorveglianza, controllate dalla Polizia nella postazione in tribuna centrale, lo hanno facilmente individuato. Per i prossimi due anni, potrà seguire le vicende della sua squadra del cuore, ma non solo quella, solo attraverso radio e tivù.

Il questore Luigi De Angelis (Foto Vagnoni)

Al 43enne, invece è stata applicata la misura del cosiddetto “Daspo fuori contesto”, introdotta con l’emanazione del decreto legge numero 53 dello scorso 14 giugno riguardante “urgenti disposizioni in materia di ordine e sicurezza pubblica”. In poche parole, il questore può in questo modo vietare l’accesso alle manifestazioni sportive a chi si è reso responsabile, oppure è stato condannato (anche con sentenza non definitiva) per particolari reati come ad esempio avere addosso armi o oggetti atti ad offendere, caschi protettivi, rapina, spaccio di sostanze stupefacenti, rissa, estorsione, atti di discriminazione razziale o religiosa, indipendentemente che questi reati siano stati commessi in occasione di eventi sportivi.

Ecco dunque spiegati gli otto anni di Daspo per questo “tifoso” che potrà rimettere piede in un impianto dove si svolge una manifestazione sportiva non prima del dicembre 2027. Ma non solo impianti sportivi, perchè per l’ascolano in questi anni saranno off limits anche i luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni sportive. E la prescrizione è stata estesa dalla Questura anche al “Picchio Village” e al Centro sportivo di Coverciano, quartier generali rispettivamente dell’Ascoli Calcio e della Nazionale. Ma anche a luoghi dove le squadre sportive svolgono preparazioni precampionato, allenamenti e ritiri (alberghi compresi). Se non rispetterà questo particolare tipo di Daspo, rischia l’arresto in flagranza, da uno a tre anni di carcere, una multa da 10.000 a 40.000 euro e l’aggravamento del Daspo.

 

 

 


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