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Il presepio di Vincenzina Terrani:
fatto a mano e reso “vivo” con l’immaginazione

COMUNANZA - Da una passione che le ha trasmesso la mamma Erminia, la 78enne di Comunanza realizza in casa una vera e propria opera d’arte. Tanti i particolari, frutto di tecniche più svariate. Foto e video della composizione proiettati nel punto museale di Piazza Luzi dal 26 dicembre al 31 gennaio
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di Maria Nerina Galiè

A Comunanza oltre allo storico Presepio Vivente ce n’è un altro reso vivo da abili mani, guidate da passione e fervida fantasia. Sono le mani di Vincenzina Terrani, 78 anni, che da sempre allestisce a casa sua un presepio imponente quanto particolareggiato. Il colpo d’occhio offre un quadro ricco di colori e luci, dove gli ambienti si integrano perfettamente tra loro e con il paesaggio, realistico anche nella prospettiva. Avvicinandosi poi alla composizione c’è da perdersi nella cura dei dettagli, nessuno messo lì a caso, ma secondo un preciso disegno che Vincenzina non descrive. Piuttosto interpreta. «Mi intriga quando si deve andare a scovare di qua e di là» afferma la donna, accingendosi a guidare il visitatore nella ricerca delle scene più nascoste. Dall’uomo che dorme sotto la scala, alle lavandaie nella grotta, passando per gli spaccati di vita quotidiana, dove la mamma insegna alla figlia a tessere, il marito rallegra la famiglia con l’organetto, la suocera (chissà perché proprio la suocera, ma se lo dice Vincenzina è così!) si adopera in cucina e il venditore di spezie è alle prese con la cliente che tratta il prezzo della mercanzia.  «Mentre realizzo le scene, le immagino come se fossero vere».

«E’ stata mia madre, Erminia Bartolini, a trasmettere questa passione a me e ai miei due fratelli. Uno vive a Piane di Montegiorgio, l’altro a Orvieto e io qui a Comunanza e tutti e tre ci teniamo a fare un bel presepe» spiega Vincenzina che ogni Natale, da quando si è sposata 53 anni fa, arricchisce il suo salotto, iniziando però mesi prima. Per la verità dallo scorso anno ha deciso di rendere la sua creazione permanente.  «Gli anni passano, le forze calano», dice. Ma la verità è che sarebbe un vero un peccato rischiare di rovinare qualcosa smantellando il presepio ogni volta. Perché è tutto fatto a mano e frutto della contaminazione di diverse tecniche artigiane.

Ha pavimentato strade e piazze con il mosaico, tirato su pareti e muretti di contenimento, incollando pezzetti di tufo tagliati a regola d’arte. In che modo? «Con una tenaglia, seguendo un modellino di cartone», risponde stupita della domanda. Impossibile non soffermarsi sulla minuzia di alcuni oggetti. Fontane dalle quali sgorga acqua, un arcolaio, tappeti, tende da accampamento cucite a mano, un cesto con delle vere pagnotte ma non più grandi di un centimetro di diametro o una gabbietta per polli. «L’ho fatta con gli stuzzicadenti. Mentre la panchina con i fiammiferi». Il contesto è sovrastato da un volo di angeli realizzato con il decoupage. «Sarà troppo moderna come tecnica, forse non si addice», riflette più che altro tra sé e sé, certamente pensando già a cos’altro inventarsi, anche se il risultato attuale non ha pecche. La base è contornata da un pannello dove ha attaccato semolino, poi dipinto, e brecciolino. «E’ quello che riporta il mare, l’ho raccolto sulla spiaggia».

Vincenzina Terrani con il marito Leone De Angelis

Vincenzina ogni anno cambia qualche pezzo, per lo più lo aggiunge. «Ci sono statuette che vengono da vari luoghi, io li acquisto dovunque vado, alcuni sono regali di persone che pensano a me ogni volta che trovano qualcosa di orinale». Un posto di rilievo, all’interno di cucine e botteghe è riservato alle pentoline e alle conche di rame che Gedeone Tanucci, capostipite dei ramai di Comunanza, ha donato all’amica artista. Tante le persone che ogni anno vanno visitare il presepio firmato Vincenzina Terrani, tra cui anche una famiglia di indiani che le abita accanto.

«Vengono sempre con i loro bambini e lo guardano con grande rispetto». Dal 26 dicembre al 31 gennaio foto e video di questa vera opera d’arte casalinga saranno proiettati nel punto museale di Piazza Luzi, dove saranno esposti una ventina di presepi artistici e artigiani realizzati da persone di Comunanza e paesi limitrofi, e che farà parte del “Grand tour cultura” della Regione Marche. «All’esposizione – ha precisato Francesca Perugini, assessore alla cultura di Comunanza – non poteva mancare il presepio di Vincenzina. Ma era impossibile trasportarlo, quindi ci siamo attrezzati con la proiezione affinché tutti possano ammirarlo come merita».

 


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