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Pagelle Ascoli:
Ardemagni vicino al bersaglio,
Da Cruz é troppo individualista

SERIE B - Leali non ha responsabilità, ma quattro gol sono troppi. Cavion sempre attivo. Andreoni, espulso nel recupero, sarà squalificato. Passo indietro di Gravillon
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di Bruno Ferretti

LEALI (5,5) – Non ha responsabilità specifiche, ma quattro gol restano comunque tanti. Troppi. Il portiere fa quel che può ma non riesce ad evitare la grandinata.
ANDREONI (6) – Disputa una partita sufficiente sulla fascia destra dove spinge con buona continuità. Quel cartellino rosso all’ultimo minuto non ci voleva perché verrà squalificato.
BROSCO (6) – Nella prima mezz’ora governa con maestria la propria area chiudendo gli spazi con tempestività. Nel primo tempo respinge con l’avambraccio in area ma l’arbitro non vede e non concede il rigore.
GRAVILLON (5) – Un passo indietro rispetto alle ultime partite. Sbaglia alcuni disimpegni e gioca sempre la palla indietro ritardando possibili ripartenze. Battuto in elevazione da Tuia nell’azione del primo gol.
PADOIN (6) – Fra i pochi a non perdere la testa nella fase clou della gara. Zanetti stavolta lo riporta nel ruolo di terzino sinistro e mister 5 scudetti copre bene la sua fascia di competenza.
GERBO (5,5) – Zanetti lo rilancia come interno destro. Cerca di rendersi utile al collettivo lavorando tanti palloni ma i risultati sono piuttosto modesto. Ammonito.
PETRUCCI (6) – Il play assume fin dall’inizio una posizione assai arretrata per fungere da filtro davanti alla retroguardia. Alcuni passaggi lunghi e calibrati. Al 20′ della ripresa cede il posto a Troiano.
CAVION (6) – Anche a Benevento corre per due portando alla squadra un buon contributo dinamico. Vicino al gol nel primo tempo quando viene anticipato in extremis. Ammonito.
BRLEK (6) – Zanetti lo schiera al posto di Ninkovic e il croato si disimpegna abbastanza bene. Spesso arretra per dare una mano in retrovia. Al 7′ della ripresa lascia il posto a Scamacca per motivi tattici.
ARDEMAGNI (6,5) – Il capitano stavolta gioca dall’inizio e nella prima mezz’ora é molto attivo. Per due volte molto vicino al gol. Cala un po’ alla distanza ma lotta fino al triplice fischio.
DA CRUZ (5,5) – L’intenzione era quella di sfruttare la sua velocità negli spazi. Ma poche volte funziona. L’ olandese conferma di avere buone doti ma anche il difetto di giocare individualmente interstardendosi in azioni solitarie che diventano inutili. Ammonito.
SCAMACCA (6) – In campo dal 7′ del secondo tempo al posto di Brlek per aumentare il peso offensivo della squadra. Un paio di conclusioni pericolose e niente più.
TROIANO (5,5) – Entra a metà ripresa e si impegna con generosità su ogni pallone. Ma non lascia un segno tangibile.
ROSSETI (s.v.) – Zanetti lo utilizza nei minuti conclusivi per cercare di sfruttare la sua freschezza. Speranza vana.
ALLENATORE ZANETTI (6,5) – Mette bene in campo le sue pedine ma l’Ascoli dura mezz’ora e poco più. Poi si disunisce e incassa la sconfitta più pesante del girone di andata.
ARBITRO AYROLDI (6) – Negli episodi chiave le decisioni di annullare o convalidare un gol sono degli assistenti. Al “fischietto” di Molfetta sfugge nel primo tempo il fallo di mano di Brosco in area che andava punito con il rigore.

BENEVENTO: Montipò 6,5; Tuia 7, Antei 6,5 (22′ st Maggio 6,5), Caldarola 7, Letizia 7; Tello 5,5 (12′ st Hetemaj 5), Schiattarella 5,5, Viola 7; Kragl 6,5 (44′ st Volta, sv), Sau 8; Coda (7). Allenatore: Inzaghi 7.

LE FOTO DELLA SCONFITTA

Ascoli travolto a Benevento (4-0), ma non meritava una punizione così severa Amara chiusura del girone di andata


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