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Concerto di Capodanno: Ventidio Basso esaurito
Per la prima volta un antico fondale dipinto

ASCOLI - Il tradizionale appuntamento del primo gennaio organizzato dal "Coro Ventidio Basso" che, dopo il successo all'Annibal Caro di Civitanova Marche, si esibirà insieme all'Orchestra Sinfonica "Giacomo Puccini". La sorpresa dello storico sipario mai utilizzato in precedenza
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Il fondale inedito

Il “Concerto di Capodanno” nel Teatro Ventidio Basso, dopo la riapertura del Massimo nel 1994, è proprio entrato nel dna degli ascolani. Cosa c’è di meglio, infatti, che salutare il nuovo anno con la musica? E porta anche fortuna, dicono. Per il primo gennaio 2020 (inizio ore 21) il Teatro Ventidio Basso è quasi sold out. Sono rimasti solo pochi biglietti nei palchi di quarto ordine. L’organizzazione dell’appuntamento, curata in ogni dettaglio dal “Coro Ventidio Basso” presieduto da Pietro Di Pietro insieme al Comune, ha previsto una vera e propria festa in musica, anche un po’ mondana, con tanto di addobbi floreali curati da Francesco Mancini e brindisi augurale nel Ridotto tra la prima e la seconda parte della serata.

Si esibiscono, oltre all’Orchestra Sinfonica “Giacomo Puccini” diretta dal maestro Alfredo Sorichetti, narutalmente il Coro Ventidio Basso diretto dal maestro Giovanni Farina, il soprano Giacinta Nicotra, il tenore Gian Luca Pasolini e il baritono Gianpiero Ruggeri. Inoltre il soprano Olga Shytsko, una delle punte di diamante del Coro, si esibisce pure come solista nella parte di Orlowsky nel quartetto del II atto tratto dall’operetta “Il Pipistrello” di Johann Strauss e nella parte di Flora nel Coro delle zingarelle tratto dalla “Traviata” di Verdi. Nel nutrito programma figurano i capolavori dei grandi compositori: si va da Gioachino Rossini (iniziando dall’ouverture de “La gazza ladra” per passare a “Semiranide”, “Il barbiere di Siviglia” e “Guilllaume Tell”) a Gaetano Donizetti (“Elisir d’amore”), Edward Elgar, Johann Strauss II con i suoi valzer e Giacomo Puccini (“Turandot”) per concludere con Giuseppe Verdi nell’immancabile “Libiamo né lieti calici” da “La Traviata”.

Per l’occasione gli spettatori possono anche ammirare, come annunciato dall’assessore comunale alla cultura Donatella Ferretti, oltre al sipario storico, un fondale dipinto mai utilizzato in precedenza. E’, quello di domani sera, un Teatro Ventidio Basso tirato a lucido.

Questo “Gran Concerto di Capodanno”, tutto organizzato dall’associazione Coro  si può dire, un po’ in casa, ha riscosso un grande successo lunedì sera nel Teatro “Annibal Caro” di Civitanova Marche città con la quale il Coro Ventidio Basso è particolarmente legato sia perché in passato il maestro Alfredo Sorichetti ha guidato la formazione ascolana sia perché ha partecipato alle stagioni liriche dirette dallo stesso Alfredo Sorichetti sempre a Civitanova. Pienone a Civitanova e pienone ad Ascoli. Il doppio concerto, almeno dalle premesse, ha incontrato il notevole favore del pubblico. Per chi ama la musica, dunque, inizio d’anno con le note immportali dei grando  compositori.

Che improvvisamente ad Ascoli si sia risvegliato l’interesse per la lirica, che aveva visto alcuni momenti di scarsa affluenza, è dimostrato dal fatto che per l’anteprima giovani della Carmen in programma il 30 gennaio (recita il 2 febbraio) ha già fatto il tutto esaurito. Anzi ci sono già le prenotazioni “L’italiana in Algeri” in programma il 26 marzo (anteprima giovani) e 28 marzo.

Il Coro Ventidio Basso al teatro “Annibal Caro” di Civitanova. Sotto (a sinistra): il maestro Giovanni Farina


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