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Stop alla raccolta delle macerie,
Forza Italia interroga il Governo

ARQUATA DEL TRONTO - Le richieste di chiarimento sono state presentate dai senatori Battistoni e Cangini e dal deputato Baldelli. Sotto accusa la mancata proroga delle autorizzazioni ai siti temporanei, tra cui quello arquatano. Il commissario regionale azzurro: «La Ricostruzione procede già molto a rilento, spendere i soldi pubblici si sta dimostrando complicato, almeno la parte burocratica si deve velocizzare»
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Il sito temperano per lo stoccaggio delle macerie ad Arquata (Foto Andrea Vagnoni)

Dopo lo stop ai siti temporanei per lo smaltimento delle macerie a causa della mancata proroga delle concessioni (leggi l’articolo) arrivano le interrogazioni dei senatori forzisti Andrea Cangini e Francesco Battistoni (è anche commissario regionale del partito) al Governo. Stessa cosa farà il deputato Simone Baldelli alla Camera.

Francesco Battistoni

«Nelle ultime settimane – afferma il senatore Battistoni – i due rami del parlamento hanno convertito in legge il decreto “disposizioni urgenti per l’accelerazione è il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici” che proroga lo stato di emergenza nelle zone colpite dal sisma del agosto 2016 fino al 31 dicembre 2019. Il testo convertito, però, non contiene disposizioni relative al rinnovo della concessione per la gestione dei siti di stoccaggio temporaneo atti a trattare, nel rispetto delle norme di legge, le macerie. Senza questa concessione la paralisi, già abbondantemente in atto, è ancora più significativa è difficile da superare».

E così il caso finirà in Parlamento. «Ho presentato insieme al collega Andrea Cangini – annuncia Battistoni – al ministro competente, una interrogazione parlamentare per capire i motivi del mancato rilascio concessorio e per conoscere le misure, mi auguro urgenti, che il governo vuole intraprendere per superare questo impasse. Farà lo stesso il deputato Simone Baldelli nell’altro ramo del Parlamento. La Ricostruzione procede già molto a rilento, spendere i soldi pubblici si sta dimostrando complicato, almeno la parte burocratica si deve velocizzare, il Governo deve darsi da fare, e con celerità».


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