Si chiama “lana terapia“, ed è una pratica che può portare benefici ai malati oncologici sia in termini di salute fisica che psichica. lo sa bene lo Iom, che da oltre vent’anni si occupa di assistenza domiciliare gratuita e sostegno alle famiglie. Parallelamente, infatti, ha sempre promosso progetti ed iniziative di riabilitazione nella convinzione che la cura è importante così come lo è riappropriarsi della propria vita sociale e familiare durante e dopo la malattia.
Tra le iniziative portate avanti in quest’ottica c’è appunto la “knitting therapy”, che per la prima volta entra nell’ospedale “Mazzoni“. Si inizia nel reparto di oncologia martedì 28 gennaio alle 10 per un incontro conoscitivo dove alcune volontarie dell’associazione spiegheranno il senso dell’iniziativa e faranno da tutor per insegnare i rudimenti del lavoro a maglia e uncinetto. Tutto il materiale è messo gratuitamente a disposizione grazie alla generosità di Wudawu, azienda artigiana locale che da sempre promuove la manualità per lo sviluppo della socialità, della creatività e del benessere della persona.
Lavorare a maglia combatte la depressione, riduce la percezione del dolore e dello stress, rafforza le difese immunitarie, aiuta a socializzare, allontana i pensieri negativi. Con il lavoro fatto usando lana, ferri e uncinetto, corpo e mente si rilassano, si concentrano su qualcosa di diverso, favorendo il benessere, rasserenando le donne ma compiendo movimenti utilissimi per la riabilitazione della zona corporea interessata dall’intervento chirurgico e dalle cure per le lesioni mammarie
La finalità dello Iom è anche quella di creare qualcosa di utile e duraturo che poi verrà donato alle case di riposo per gli anziani sul territorio.
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