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Esplode la contestazione dei tifosi,
Zanetti potrebbe dimettersi

SERIE B - Società in silenzio stampa dopo il terzo ko di fila. Carabinieri e Polizia presidiano il piazzale antistante il "Del Duca". L'allenatore ha avuto un lungo faccia a faccia con i sostenitori
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Squadra e dirigenza a colloquio con i tifosi

di Claudio Romanucci

La crisi bianconera si palesa in tutte le sue forme e diventa feroce contestazione. Dopo una settimana di timori, figlia del tracollo di Trapani, la terza sconfitta consecutiva in casa col Frosinone scatena il malumore dei tifosi: nel mirino fiiniscono il ds Antonio Tesoro e l’allenatore Paolo Zanetti. I cori sarcastici e le richieste di dimissioni (soprattutto dell’allenatore) sono iniziati a piovere dalla Curva Nord e dalla Tribuna Mazzone già durante la gara, dopo il gol di Citro. Il finale è un crescendo: la protesta di centinaia di sostenitori si è spostata dopo la fine della gara davanti la tribuna centrale. «Uscite a mezzanotte!» il coro gridato in diverse occasioni. A presidiare i varchi d’accesso e contenere la folla, Carabinieri e Polizia. La società ha deciso il silenzio stampa. Dopo le 23,30 i tifosi hanno chiesto un confronto con la dirigenza. Il faccia a faccia è andato avanti per una ventina di minuti, con Zanetti “invitato” ad andarsene e la dirigenza a fare chiarezza. Da registrare il lancio di un paio di bombe carta che, fortunatamente, non hanno causato conseguenze.

Ascoli disastroso Sconfitto (0-1) dal Frosinone scivola verso i playout Tifosi infuriati, squadra contestata, cori contro Zanetti e Tesoro


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