Nel prestare le opportune cure di primo soccorso, bisogna anche stare bene attenti a non inquinare la scena del crimine. Come? Ci sono tecniche appropriate e specifiche che tutti i soccorritori devono conoscere e mettere in atto. Da qui l’iniziativa del Comitato di Ascoli della Croce Rossa che ha organizzato un’apposita lezione per i propri operatori, che si è tenuta lo scorso 24 febbraio alla Casa della Gioventù di Ascoli. Docenti d’eccezione al corso sul “Comportamento dei sanitari e dei volontari sulla scena del delitto”, Cristiano Barboni, del Comando provinciale dei Carabinieri di Ascoli, e il direttore della centrale operativa del 118 Flavio Paride Postacchini.
Tra gli oltre 200 partecipanti c’erano i volontari della Cri di Ascoli ma anche i colleghi giunti da tutte le Marche, agenti di polizia municipale ed altre associazioni. I lavori si sono aperti con i saluti della presidente del comitato ascolano Cristiana Biancucci, del sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, del dottor Postacchini e del maggiore Cesaroni del 235° Rav Piceno. Entrando nel vivo del delicato argomento, è stato simulato un omicidio, con l’ausilio dei truccatori e simulatori della Cri e sotto la regia del tenente Barboni che, nella successiva lezione frontale, ha evidenziato le azioni da evitare per non alterare ed inquinare la scena del crimine. «Tutte le azioni naturalmente sono subordinate all’obiettivo primario di salvare la vita umana e prestare soccorso» ha sottolineato la presidente Biancucci, ribadendo la volontà del comitato che presiede di avere uno staff sempre più formato. Lo scopo dell’incontro è stato quello di trasmettere ai partecipanti informazioni e azioni mirate alla salvaguardia della vita umana, preservando tracce e luoghi della scena criminosa. Sono emersi preziosi suggerimenti su come muoversi in sicurezza, mantenendo sempre come priorità la salvaguardia della vita umana e limitando, allo stesso tempo, l’inquinamento delle prove durante l’intervento sanitario. Ottime le premesse, con le nutrite adesioni e il successo riscosso, per riproporre l’iniziativa in futuro.
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