Annullata la condanna
del giornalista offidano
Davide Falcioni

IL CASO - Dopo la conferma della condanna in appello, la Cassazione ordina un nuovo appello vista la particolare tenuità del fatto. Esulta il direttore di "Fanpage", Francesco Piccinini: «Davide ha subito un processo durato anni per aver semplicemente fatto il suo mestiere»
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Il “Palazzaccio”, sede della Corte di Cassazione

Erano quattro i mesi a cui era stato condannato per concorso in violazione di domicilio per essere entrato in una proprietà privata in qualità di cronista. La sentenza è stata annullata, con rinvio, dalla Corte di Cassazione. Il 24 agosto 2012 Davide Falcioni, originario di Offida, aveva seguito un gruppo di manifestanti No Tav che, a Torino, aveva fatto irruzione nella sede di una società, “Geodata”, impegnata nei lavori per la linea ad alta velocità Torino-Lione.

Amnesty International aveva parlato di «un precedente pericoloso per i diritti alla libertà di espressione e di accesso alle informazioni in Italia. I giornalisti che raccolgono informazioni e si occupano di diritti umani e di vicende di interesse pubblico non dovrebbero mai essere sottoposti a provvedimenti giudiziari per aver svolto il loro lavoro». Il 7 febbraio 2019, però, la Corte d’appello aveva condannato il giornalista nonostante la richiesta d’assoluzione del formulata del procuratore generale «particolare tenuità del fatto». Nel nuovo processo si dovrà stabilire quindi la sussistenza della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto.

Davide Falcioni

Il direttore di Fanpage.it, Francesco Piccinini ha scritto: «È finita ma nelle mie orecchie rimarranno per sempre le parole del pm di Torino quando in aula disse: «Lei è accusato di violazione di proprietà privata perché è entrato insieme ai manifestanti a documentare ciò che accadeva. Poteva rimanere fuori e farsi raccontare quanto avveniva dentro dalla polizia. Quelle parole sono state un attacco a Davide e a chiunque crede che per raccontare i fatti bisogna, laddove è possibile, vederli con i propri occhi». Oggi giornalista di Fanpage, all’epoca dei fatti erano uno stagista della testata online AgoraVox.

Giornalista offidano condannato a 4 mesi anche in Appello, lo sdegno di Amnesty International


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