Coronavirus: attivo anche ad Ascoli
il piano per l’emergenza sanitaria

SANITA' - La Regione Marche, in linea con le direttive ministeriali, ha istituito il Gores (Gruppo Operativo Regionale per le Emergenze Sanitarie) per prepararsi ad una eventuale allerta. Referente per l'Area Vasta 5 è il dotto claudio Angelini che con i suoi medici dal 1 febbraio coprirà i turni notturni e festivi. Le informazioni utili ai cittadini 
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Il dottor Claudio Angelini

Il nuovo coronavirus non è ancora un pericolo per le nostre zone, ma spaventa per la rapidità con cui l’epidemia sta viaggiando a livello mondiale. Per questo anche la Regione Marche, nell’ambito di piano di “preparazione all’allerta” ha istituito il Gores, Gruppo Operativo Regionale per le Emergenze Sanitarie, un tavolo tecnico di cui fanno parte la Protezione Civile e referenti designati per ciascuna Area Vasta. Referente per l’Area Vasta 5 è il dottor Claudio Angelini, direttore del servizio Igiene e Sanità, che assicura: «Al momento nella provincia di Ascoli non abbiamo avuto nessuna segnalazione per sospetto contagio da coronavirus. Siamo comunque pronti, in ragione delle direttive ministeriali, ad attivare il protocollo per le emergenze. Dall’1 febbraio saranno coperti i turni di pronta disponibilità di notte, dalle 20 alle 8 e nei festivi, dalle 8 del sabato alle 8 del lunedì successivo». I medici risponderanno al Gores per intervenire sulle emergenze, che siano casi sospetti, probabili o conclamati e saranno loro, nel caso si trovi un vaccino e la situazione degeneri, a coordinare una eventuale, ma per ora decisamente remota, vaccinazione di massa.

Il primo incontro del Gores si è tenuto lunedì 27 gennaio, per strutturare il lavoro in base alle principali esigenze poste dalla specifica situazione. Nella seconda riunione, del 30 gennaio, sono state tracciate le indicazioni operative per affrontare questa allerta sanitaria, definendo le modalità di presa in carico di un potenziale caso sospetto, le relative modalità di isolamento, diagnosi e trattamento e la attuazione delle più idonee misure di sanità pubblica per contenere l’infezione ed evitare eventuali ulteriori casi.
E’ in corso la diffusione delle indicazioni tecniche regionali a tutti gli operatori sanitari del Servizio Sanitario Regionale.
L’influenza stagionale è al momento in una fase «medio alta di diffusione, vicina al clou – spiega il dottor Angelini – con un solo caso di complicanza grave, a carico di un paziente di 83 anni, ricoverato in rianimazione, e non vaccinato». E’ possibile confondere i sintomi e allarmarsi, nel timore di essere entrati in contatto con il temibile virus? «Assolutamente no – afferma il direttore dei servizio Igiene – devono esserci motivi ben precisi per indurre il sospetto e sono indicati un un’apposita circolare del Ministero della Salute. C’è anche da dire che l’indice di riproduzione del coronavirus è basso, è di “R con zero pari a 2”. Cioè un malato può infettare due persone. Per fare un confronto, l’indice del morbillo o della varicella è di “R con zero pari a 18″».

I criteri ministeriali che fanno alzare il livello di allerta, di fronte a possibili casi di coronavirus, sono stati fatti propri dalla Regione Marche che li ha riassunti in una nota esplicativa: «Qualora un cittadino marchigiano abbia viaggiato nelle zone a rischio della Cina, ed entro i 15 giorni successivi al rientro manifesti sintomi respiratori gravi, può riferirsi al proprio medico curante o contattare il 118. Chi risponderà effettuerà una prima valutazione del caso mediante schede di rilevazione specifiche e attiverà se necessario le procedure per affrontare ogni singola evenienza, dalla verifica del sospetto all’eventuale isolamento in reparti dedicati. I reparti identificati a questo scopo sono le Unità Operative di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord, degli Ospedali Riuniti di Ancona e dell’Asur Area Vasta 4 di Fermo. Si ricorda che i cittadini di tutta Italia hanno la possibilità di contattare il 1500, numero telefonico di pubblica utilità, per ricevere ogni informazione in relazione all’allerta da nuovo coronavirus».

m.n.g.


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