Madonna dell’Ambro,
dopo il sisma riparte anche l’accoglienza

L'INTERVENTO - La parte del santuario destinata all'ospitalità dei pellegrini tornerà operativa entro l'estate grazie a un investimento di 260.000 euro, di cui la metà versati dalla Fondazione Carisap. Il simbolo torna nella piena funzionalità dopo la riapertura del Natale 2018
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Grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli, entro l’estate saranno completati i lavori di ristrutturazione delle strutture dedicate all’accoglienza del Santuario Madonna dell’Ambro.

Il Santuario dell’Ambro

La chiesa-simbolo era stata riaperta la notte di Natale del 2018, dopo meno di due anni dal terremoto, con grande soddisfazione di tutti e a beneficio dell’intera zona dei Sibillini. Fa infatti parte del comune di Montefortino ma è fortemente legata anche al Piceno e a tutte le Marche. Rimaneva da sistemare il conventino annesso al santuario dove vive la comunità dei cappuccini che offre il suo servizio a favore dei pellegrini. Ora anche questa opera è resa possibile grazie alla Fondazione Carisap, che nell’ambito del piano operativo da 6 milioni di euro messo in campo per il rilancio delle comunità colpite dal sisma, si è impegnata a ristrutturare l’immobile inagibile, consapevole del valore storico e spirituale, oltre che della sua straordinaria capacità attrattiva in termini di flussi turistici.
L’intervento risulta infatti determinante per dare adeguata ospitalità ai tanti pellegrini che, soprattutto nel periodo estivo, visitano il santuario. In termini numerici, prima del sisma, il territorio dell’Ambro era visitato da circa 300.000 turisti annuali con richieste differenziate: molti visitatori ricercano accoglienza, altri promuovono eventi ed iniziative, altri ancora chiedono stanze e luoghi per incontri culturali, ricreativi, spirituali.
I lavori in fase di ultimazione completano, dunque, il recupero dell’immobile posto accanto al santuario e l’ammodernamento della foresteria per il pernotto turistico. Tale attività è stata sempre messa in atto nel periodo estivo verso viaggiatori, turisti, famiglie ed anche per forestieri senza possibilità economiche.
Il costo complessivo è di circa 260.000 euro, ed il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno è di 130.000 euro. Le somme residue per il completamento dell’opera sono state messe a disposizione dalla Provincia Picena (Marche) dei Frati Minori Cappuccini.

 


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