di Bruno Ferretti
Ivan Provedel è stato premiato dalla Lega come autore del gol più bello della 23esima giornata (primo portiere a segno nel campionato in corso) . Una beffa ulteriore per l’Ascoli che ha visto sfumare sul più bello due punti che gli abrebbero consentito per riavviccinarsi alla griglia playoff.
Cejas dal dischetto
Se la memoria non ci inganna, in passato al “Del Duca” c’è stato un solo portiere goleador. Lo realizzò per l’Ascoli (su rigore) il portiere argentino Sebastian Cejas. Era domenica 5 aprile 2003, l’Ascoli in Serie B, ospitava il Catania in notturna. In vantaggio con La Vista nel primo tempo, i bianconeri di Bepi Pillon furono raggiunti a metà ripresa da Kiriazis. L’arbitro assegnò un rigore all’Ascoli che però lo specialista Fontana, uno che dagli undici metri aveva sempre segnato, quel giorno lo sbagliò. Ma dopo soli sette minuti, al 19’st l’arbitro Saccani di Mantova concesse un secondo penalty all’Ascoli. Stavolta, senza indugiare, Cejas partì con decisione dalla sua porta e raggiunse di corsa l’area di rigore dei siciliani. “Batto io” disse Cejas con tono perentorio ai compagni e alla panchina. Castellazzi, portiere del Catania, intuì la traiettoria ma non ci arrivò e l’Ascoli vinse 2-1. Non era la prima volta che Cejas andava a segno dal dischetto. Aveva già fatto centro dieci volte in Argentina nel Newelles Old Boys (8 in partite ufficiali, 2 in amichevole) prima di in Italia. Cejas, inoltre, sapeva cavarsela bene anche sulle punizioni dal limite. L’Ascoli, sotto la guida di Pillon, concluse il campionato 2002-2003 con una tranquilla salvezza. Sebastian Cejas, che oggi ha 45 anni, ha giocato anche con Fiorentina, Empoli e Roma prima di tornare nella sua Argentina.
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