La contestazione al termine di Ascoli-Frosinone
Altri due Daspo (divieto di accedere nei luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive su tutto il territorio nazionale) per i fatti avvenuti dopo Ascoli-Frosinone 0-1 del 26 gennaio. Dopo un giorno e mezzo venne arrestato dalla Polizia un tifoso bianconero di 36 anni residente a Fermo che era stato l’autore del lancio della bomba carta nel recinto davanti alla tribuna centrale, inchiodato dalle immagini delle videocamere di sorveglianza. Quest’ultimo, posto ai domiciliari, si era beccato anche tre anni di Daspo e obbligo di firma di un anno. Le indagini sono continuate e ora la Polizia ha dato un nome e un volto a un altro tifoso che aveva lanciato una bottiglia di vetro verso un automezzo dei Carabinieri. Si tratta di un 56enne ascolano che ha avuto un Daspo di un anno. Per un 33enne, invece, il Daspo è stato di ben cinque anni, anche perchè recidivo. Non solo, ma la misura convalidata dal gip del Tribunale di Ascoli, prevede anche l’obbligo di firma per tutti e cinque gli anni di durata del Daspo. E’ accaduto che agli steward in servizio allo stadio era stato impedito con forza la chiusura del cancello di ingresso della Tribuna Ovest Mazzone. E nella circostanza lo stesso tifoso ha spintonato un addetto alla sicurezza dopo essersi travisato per impedire di essere identificato. Entrambi i tifosi sono stati denunciate alla Procura della Repubblica di Ascoli: il primo per lancio di materiale pericoloso, il secondo per travisamento e violenza nei confronti del personale steward.
Contestazione post Ascoli-Frosinone, Daspo di 3 anni per un tifoso bianconero
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