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Coronavirus, i medici alla radio:
«E’ il nuovo nemico della medicina
moderna, ma è tutto sotto controllo»

SANITA’ - L’argomento è stato al centro della trasmissione sulla salute di Radio Ascoli, nella quale Cristiana Saporosi, Chiara Capponi e Diego Ferretti sono stati affiancati dall’infettivologa del “Mazzoni” Giuseppina D’Amato. Spiegazioni, consigli utili e un appello unanime: «Evitiamo panico, discriminazioni e di dare adito a “dicerie”»
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di Maria Nerina Galiè

Coronavirus: «Impossibile non parlarne». Comincia così Stefania Mistichelli, conduttrice di “Una mela al giorno”, la trasmissione sulla salute che va in onda su Radio Ascoli il giovedì alle 16 con cadenza quindicinale.
«E’ il nuovo nemico da affrontare per la medicina moderna», ribadiscono i medici presenti in studio, Cristiana Saporosi, Chiara Capponi e Diego Ferretti, che però precisano subito: «In Italia non ci sono casi di diffusione del virus. Non facciamoci prendere dal panico e non diamo adito a discriminazioni e, tanto meno, a “dicerie” che girano soprattutto sui social. Le uniche informazioni attendibili sull’argomento provengono dal Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie».

Stefania Mistichelli

Con loro nella puntata sul Coronavirus, l’infettivologa dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli Giuseppina D’Amato. «Questo tipo di virus è noto da tempo – spiega il dottor Ferretti – mentre è nuovo il ceppo, denominato 2019-nCov proprio perché identificato di recente».
Fa paura soprattutto perché non esiste ancora un vaccino, pertanto l’impegno dei responsabili mondiali della sanità sta nel contenere la diffusione e, secondo i medici piceni, lo stanno facendo in maniera impeccabile.
«A livello internazionale – sottolineano i dottori sempre su Radio Ascoli – si stanno adottando tutte le misure precauzionali possibili. In tutti gli aeroporti d’Italia un’apposita task force collegata con i maggiori centri di infettivologia ha creato un filtro di controllo per tutti quelli che arrivano dalle zone a rischio, con voli diretti o indiretti».
A livello locale non ci sono rischi, è stato ribadito più volte, ciò non toglie che è necessario adottare le norme igienico sanitarie e di buon senso consigliate per qualsiasi tipo di influenza.
«Laviamoci le mani più volte al giorno, evitiamo luoghi troppo affollati ed il contatto prolungato con chi manifesta sintomi influenzali – è il monito -. L’invito è di avere particolare attenzione verso la tutela della popolazione più fragile come anziani e bambini. Anzi, vogliamo lanciare un vero e proprio appello per invitare tutti a non portare i bambini negli ospedali, magari per far visita a un parente».
Il coronavirus fa paura perché i sintomi sono molti simili a quelli della comune influenza, come tosse, raffreddore, più raramente cefalee fino all’insufficienza multiorgano. Ma non ci sono da noi i presupposti per allarmarsi alla prima manifestazione di uno di questi. E’ la dottoressa D’Amato a chiarire cosa recitano i protocolli ministeriali, atti a identificare un caso sospetto: «Sono stati messi a punto test specifici che prevedono intanto l’acquisizione delle informazioni, con quella che si definisce intervista epidemiologica. In questa fase il paziente è tenuto a riferire la sua provenienza e se è stato in contatto con persone che vengono dalle zone a rischio. Poi si procede con il prelievo di materiale biologico che va dal tampone nasale e orofaringeo fino alla raccolta di campioni più profondi, nel caso in cui si manifestino sintomi o se il medico lo ritiene necessario. Nell’ipotesi in cui il paziente risulti sospetto ma è in buone condizioni, la raccolta dei campioni avviene a domicilio. Si evita così il rischio di diffondere l’eventuale contagio negli ospedali».

Da sinistra, i medici Silvestri, Saporosi, Ferretti, Carducci e Capponi

Altre importanti raccomandazioni sono poi state rivolte dall’infettivologa a coloro che devono recarsi nelle aree a rischio. «Il viaggio sarebbe da evitare, ma se proprio non si può bisogna almeno evitare luoghi affollati e quelli dove ci sono animali, come i mercati – spiega Giuseppina D’Amato -. E’ utile prima di partire vaccinarsi contro la normale influenza, in modo da escluderla in caso di malattia. E’ indispensabile, nelle zone a rischio, evitare il contatto con persone che manifestano sintomi e indossare la mascherina».
Dalla Cina provengono anche diversi articoli venduti on line e il commercio ne sta risentendo. A torto o a ragione? La risposta dei medici è chiara: «Dipende da quante persone ci hanno tossito sopra».


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