Il 27 febbraio alle 21,15, presso l’Ospitale del Paese alto riprende la stagione di “Blow Up” dedicata al viaggio. Dopo la pausa carnevalesca ecco la 18esima tappa di “Cinelocomozioni” con il grande e inquietante ultimo film di un regista straordinario, Ulrich Seidl.
“Safari” racconta di un modo particolare di viaggiare e di fare le proprie vacanze. Ricchi turisti austriaci e tedeschi abbattono zebre e giraffe nelle riserve al confine fra Namibia e Sudafrica. Il regista segue le battute di caccia e registra voci e riflessioni dei suoi protagonisti: sul senso dell’attività venatoria, sul rapporto con l’Africa, sull’economia, la vita e la morte. Lo stile diretto e preciso tipico di Seidl non risparmia allo spettatore i particolari del mondo che documenta, evidenziandone impietosamente le venature grottesche, in un racconto che diventa lucido e tragico. “Safari” è una narrazione senza censure della realtà.
Seidl è uno dei più importanti registi e documentaristi nel panorama cinematografico attuale: attivo dal 1980, ha girato poco più di venti film (ricordiamo “Canicola”, unico distribuito in Italia) con uno stile rigorosissimo, riconoscibile e mai ripetitivo. Seidl agisce sulla realtà spiazzando chi cerca di definire il suo cinema: documentario e fiction si mescolano senza soluzione di continuità.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati