Morosini dopo il gol dell’1-1
di Bruno Ferretti
Nella notte dell’Adriatico l’Ascoli non riesce a risorgere. Gioca bene a fasi. Alterne, ma nei momenti chiave commette errori grossolani che paga a caro prezzo. La sconfitta di Pescara allontana i bianconeri dai playoff e adesso si fa tutto più difficile.
Con i cori festosi dei quasi mille tifosi al seguito, tutti con un carico di belle speranze, il derby si accende subito. Dopo due minuti il Pescara perde la prima punta Maniero ferito in faccia da una scarpata di Gravillon, giustamente ammonito. L’Ascoli, superiore sul piano del palleggio prende il sopravvento e costringe i padroni ad una difesa spesso affannosa. Per almeno mezz’ora l’Ascoli comanda la partita e sfiora più volte il vantaggio. Morosini al 18′ parte in contropiede e conclude di poco alto. Passano quattro minuti e lo stesso giocatore costringe Fiorillo a una prodezza su conclusione ravvicinata.
Il destro di Morosini per il momentaneo pari
Nel momento migliore dei bianconeri, è il Pescara a portarsi avanti grazie a un clamoroso errore del portiere Leali che sbaglia il rinvio servendo Galano che allarga a Busellato. Per l’Ascoli è una coltellata. Ma la squadra di Stellone ha sette vite e riesce a rimediare nel recupero con l’ottimo Morosini che scatta in contropiede, riceve da Scamacca e batte Fiorillo con un rasoterra forte e preciso. Parità all’intervallo. Per l’ex Brescia è il quarto gol in sei presenze, tutti segnati furi casa.
I tifosi dell’Ascoli all’Adriatico
La gara è ricca di emozioni e i colpi di scena da una parte e dall’altra non mancano. Il Pescara diventa più aggressivo per annullare la differenza tecnica. E a dieci minuti dalla fine passa in vantaggio con un formidabile tiro da fuori, a spiovere, che si infila alle spalle di Leali, anche stavolta convincente.
L’Ascoli si lancia all’offensiva per cercare il 2-2, ma non é fortunato. In pieno recupero un tiro cross di Pucino finisce sullo. La sfera torna indietro, sulla linea di porta c’é Padoin ma non riesce a spingerla dentro. La palla sbatte sulla testa di Fiorillo e torna di nuovo sul palo. Niente da fare, non è serata per il Picchio.
L’errore di Leali sul primo gol
PESCARA (4-3-2-1): Fiorillo; Masciangelo, Scognamiglio, Bettella, Zappa (41′ st Drudi); Memushaj, Palmiero, Busellato; Galano, Clemenza; Maniero (11′ pt Borrelli e 21′ st Bocic). A disposizione: Alastra, Farelli, Campagnaro, Bruno, Pavone, Marafini, Melegoni. Allenatore: Legrottaglie.
ASCOLI (4-4-2): Leali; Pucino, Brosco, Gravillon, Padoin; Cavion, Eramo (37′ st Piccinocchi), Petrucci (23′ st Brlek), Morosini (26′ st Ninkovic); Trotta, Scamacca. A disposizione: Marchegiani, Novi, Valentini, Andreoni, Sernicola, Ferigra, De Alcantara, Covic. Allenatore: Stellone.
Si inscacca all’incrocio il gol del 2-1 di Memushaj
Arbitro: Marinelli di Tivoli (assistenti La Notte di Barletta e Grossi di Frosinone, quarto ufficiale Pezzuto di
Lecce).
Reti: 43′ pt Busellato (P), 50′ pt Morosini (A), 35’st Memushaj (P).
Note: spettatori 6.601 (3.087 paganti di cui circa 1.000 provenienti da Ascoli e 3.514 abbonati) per un incasso totale di 45.738 euro. Ammoniti: Gravillon (A), Cavion (A), Eramo (A), Trotta (A), Scamacca (A), Brlek (A), Memushaj (P). Angoli 4-2 per il Pescara. Recupero 2’+5′.
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