Non bastava il Coronavirus, ci si rimette anche la situazione meteorologica, decisamente anomala per la stagione che sta aggravando di molto l’emergenza idrica fino al punto di costringere la Ciip ad attivare il terzo stadio di allarme, cioè il codice rosso, e prendere immediati provvedimenti.
«Per garantire quindi un’equa distribuzione della risorsa idrica disponibile – avvisa l’azienda presieduta da Giacinto Alati – si provvederà, in relazione ai consumi di utenza e previa comunicazione puntuale alle amministrazioni locali, alla cittadinanza, alle associazioni di categoria ed ai diretti interessati, a porre in essere diverse attività». Tra queste ci sarà «la limitazione, tramite l’apposizione di dischetti limitatori, e/o sospensione della fornitura idrica alle utenze non domestiche; la chiusura di una prima serie di serbatoi nelle ore notturne, come prima fase di possibili altri successivi interventi, attivabili su altri raggruppamenti di serbatoi e/o su altre e più ampie fasce orarie, sempre in relazione all’andamento delle portate sorgentizie, all’andamento climatico e alla domanda idrica da parte delle utenze; la informazione e sensibilizzazione dell’utenza commerciale e produttiva, a porre particolare attenzione alla manutenzione degli impianti ad autoclave (serbatoi e pompe), ove presenti e, nel caso in cui non si disponga degli stessi, raccomandazione di installazione impianti ex-novo ed attivazione».
Alati, presidente Ciip
La Ciip fa sapere in ogni caso che la cittadinanza sarà informata anche attraverso l’invio di sms.
Poiché il problema non è nuovo, l’azienda nel frattempo ha già attivato diverse azioni tra cui la chiusura delle fontane monumentali senza ricircolo; nelle zone agricole, non facilmente controllabili, ha previsto la chiusura progressiva di tutte le fontane pubbliche; nei centri abitati, ha disposto la limitazione tramite l’apposizione di dischetti limitatori e/o la chiusura delle fontane pubbliche (fino al 100% della totalità delle fontane per ogni Comune); sta costantemente monitorando il consumo delle fontane pubbliche e degli idranti antincendio in esercizio presenti nel territorio gestito dall’azienda; sta incrementando la disponibilità di mezzi meccanici di soccorso per la gestione delle emergenze localizzate (autobotti e macchine per il confezionamento e conservazione di acqua potabile in buste igieniche); sta provvedendo a potenziare le attività di regolazione e monitoraggio dei livelli dei serbatoi; sta attivando tutti gli impianti di soccorso per la loro massima potenzialità e utilizzo di tutti gli apporti delle sorgenti minori.
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