di Bruno Ferretti
Doveva essere la partita del riscatto e invece è diventata quella della disfatta. Peggio di così l’Ascoli a Chiavari, con l’Entella, non poteva fare. Tre gol sul groppone, altrettanti evitati di poco. La squadra di Stellone, finora autentica delusione, è rimasta sempre in balìa dell’avversario non certo irresistibile. L’Entella ha pochi mezzi tecnici ma li sa utilizzare al meglio, mentre l’Ascoli conferma di essere squadra disordinata, senza una dimensione offensiva rispettosa ma, soprattutto, una squadra che gioca davvero male. Cambiano i giocatori, i teniici, ma non cambia la sostanza di una formazione incapace di costruire gioco. Timida, molto timida, la reazione dopo il tris dei liguri. Dopo soli 22 minuti di gioco la gara era già in archivo con il tris calato da Paolucci (8′), Poli (16′) e Giuseppe De Luca (22′). L’Ascoli ha sbandato paurosamente dimostrando anche di non avere il carattere necessario per restare in piedi. Ha continuato a subire la manovra della squadra d Boscaglia che ha potuto amministrare senza eccessivi problemi risultato e partita.
Si è visto subito che l’Entella aveva qualcosa di più, anche sul piano dell’agonismo, completamente assente invece nelle fila bianconere. L’equilibrio è durato appena otto minuti, fino a quando Paolucci ha battuto Leali (apparso sorpreso) da oltre venti metri. Il tiro è appparso effettivamente difficile da intercettare, ma il portiere doveva fare qualcosa di più per evitare il gol che ha subito indirizzato la partita. Neppure il tempo di riordinare le idee, ed ecco il secondo gol che ha messo in ginocchio l’Ascoli, autore il difensore Poli spuntato dalle retrovie come un falco. A mettere definitivamente in ginocchio la squadra di Stellone è stato il terzo bersaglio messo a segno da De Luca su rigore concesso dall’arbitro Robilotta per un fallo di Valentini (ammonito nella circostanza) sullo stesso attaccante.
Dopo 22 minuti l’Entella conduceva 3-0 e la partita era virtualmente in archivio. L’Ascoli ha creato alcune buone occasioni per riapire il match. Ma il portiere Contini è stato bravo, e anche un pò fortunato, su Trotta (due volte), sull’ex Sernicola e Ninkovic. E’ finita male, anzi malissimo, per il Picchio che in Liguria ha raccolto l’ennesima figuraccia. I numeri dicono che fuori casa l’Ascoli ha conquistato soltanto 8 punti. Peggio ha fatto solo Livorno (7) ormai retrocesso. Su 15 trasferte, i bianconeri ne hanno perse 11 (più 2 vittorie e 2 pareggi) segnando 17 gol e subendone ben 30. Una squadra così, diciamolo onestamente, non può meritare qualcosa di più della salvezza. Questa ennesima secca sconfitta ridimensiona ancora di più le velleità bianconere. Ora l’obiettivo primario non può essere che evitare gli spareggi salvezza.
VIRTUS ENTELLA (4-3-1-2): Contini; Settembrini, Poli, Pellizzer, Sala; Mazzitelli, Paolucci (1’st Toscano), Dezi; Schenetti (36’st Nizzetto); Morra, Giuseppe De Luca (26’st Chajia). A disposizone: Zaccagno, Paroni, Currarino, Bruno, Crialese, Adorjan, Rodriguez, Manuel De Luca, Mancosu. Allenatore: Boscaglia.
ASCOLI (4-4-2): Leali; Andreoni, Gravillon, Valentini, Sernicola; Brlek (10’st Costa Pinto) Cavion, Eramo (34’st Troiano), Morosini (10’st Scamacca); Ninkovic, Trotta. A disposizione: Marchegiani, Novi, Pucino, Ferigra, Sankoh, Petrucci, Piccinocchi, Covic, Matos. Allenatore: Stellone.
Arbitro: Robilotta di Sala Consilina-Salerno (assistenti Mokhtar di Lecco e Margani di Latina, quarto ufficiale Illuzzi di Molfetta).
Reti: 8’pt Paolucci, 16’pt Poli, 22’pt G. De Luca su rigore.
Note: ammoniti Poli (E), Pellizzer (E), Valentini (A) e Sernicola (A). Angoli 7-3 per l’Entella. Recupero: 1’+4′.
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