Il materiale abbandonato lungo la strada di Rosara (Foto Vagnoni)
di Andrea Ferretti
Incivili prima, durante e – purtroppo – anche dopo il Coronavirus. La zona è sempre la stessa, una delle più gettonate nei dintorni di Ascoli: quella di Rosara. In questo caso è protagonista ancora una volta la strada che dalla Salaria sale verso la frazione (composta perlopiù da case sparse e qualche piccolo agglomerato) a pochissimi chilometri dal centro abitato, non più di dieci minuti da Piazza del Popolo.
Facile da raggiungere e lontano da occhi indiscreti, rappresenta il luogo perfetto per abbandonare all’area aperta residui di lavorazioni, oggetti ingombranti, rifiuti anche pericolosi (basti pensare al famigerato eternit, in grado di liberare particelle di amianto che sono altamente cancerogene e fuori legge in Italia da 28 anni), anche semplici sacchetti di rifiuti domestici. I controlli nella zona di Ascoli (ma non solo) non esistono se non pensati e poi stampati da qualche parte, videocamere di sorveglianza men che meno.
Ecco allora, come si evince dalle foto del nostro Andrea Vagnoni, mucchi di pannelli isolanti di quelli “attaccati” sotto i coppi dei tetti. Qualcuno, insomma, ha messo mano al proprio tetto di casa rivolgendosi a qualche dittarella o, più facilmente, a uno dei tanti “muratori-ci penso io” che ha provveduto ad eseguire il lavoro, ma non le modalità di smaltimento e conferimento previste in questi casi.
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