Ninkovic denunciato a Belgrado
per mancato autoisolamento,
rischia fino a 12 anni di carcere

EMERGENZA CORONAVIRUS - L'attaccante bianconero non ha rispettato le norme vigenti in Serbia per l'emergenza sanitaria. Con lui c'era Jovic, attaccante del Real Madrid. Per Nikola situazione delicata
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Ninkovic

Violato il regime di autoisolamento. Questo il reato di cui dovranno rispondere in Serbia, Nikola Ninkovic e Luka Jovic, rispettivamente attaccanti di Ascoli e Real Madrid. Tornati a casa per trascorrere qualche giorno di vacanza a causa del blocco dei campionati in Italia e in Spagna, i due calciatori che si trovavano a Belgrado non hanno rispettato l’obbligo vigente nel loro Paese di origine, la Serbia appunto, come disposto dalle autorità in seguito all’emergenza Coronavirus.

Particolarmente severe le forze dell’ordine serbe su questo delicato tema. Anche altri personaggi del mondo dello sport sono stati denunciati per mancato isolamento. L’inflessibile applicazione della norma è voluta dalla premier serba Ana Brnabic alla luce degli ultimi dati: 5.637 serbi positivi al virus, 390 i deceduti. Per i trasgressori la pena va da uno a dodici anni di carcere. Ninkovic (25 anni) tornerà ad Ascoli fra qualche giorno quando sarà possibile riprendere gli allenamenti.


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