Gianni Mura, il grande giornalista e scrittore de “La Repubblica”, figura mitica del giornalismo italiano, partecipò anche ad un “caffè letterario” ad Ascoli nello storico Caffè Meletti. Ecco il ricordo di quell’avvenimento di Maurizio Capponi, promotore e animatore di tante iniziative culturali, tra gli organizzatori della mostra di Tullio Pericoli “Forme del paesaggio”.
Gianni Mura
«Ho avuto la fortuna di conoscere Gianni Mura – racconta Maurizio Capponi – e soprattutto di giocare con lui la “mnemonica”, gara di memoria sulle iniziali di canzoni, attori, film e via dicendo. Nel nostro caso si trattava di calciatori. Eravamo con altri sotto i portici del Caffè Meletti. Era la primavera del 2007. In occasione del centenario del Caffè erano stati organizzati dei “caffè letterari” a tema e per lo sport chi meglio di lui? Tra gli ospiti c’erano anche il professor Carlo Vittori e il discobolo Armando De Vincentis. Il pomeriggio non partì bene perché avevo scritto una specie di programma dell’incontro in cui, pensando di fare cosa gradita, usavo alcune parole che volevano giocare tra due sue passioni, sport e cucina: i primi, i secondi, ecc.».
«La cosa, a lui maestro di calembour – continua nel ricordo Maurizio Capponi – non piacque e me lo fece capire apertamente. Però dopo l’incontro letterario, nella mezz’ora di pausa prima di andare a cena, da “C’era una volta” alle Piagge che lui conosceva e che aveva approvato, partì la gara di mnemonica sui calciatori. Solo lì si riconciliò con me grazie ad alcuni nomi che avevo tirato fuori non so da dove nella speranza di riabilitarmi. Naturalmente vinse lui, ma i suoi complimenti ancora me li porto dietro. Un ricordo bello che è un peccato debba riaffiorare in questa circostanza».
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