di Bruno Ferretti
Ascolano ed ex bianconero. Tonino Aloisi (51 anni) è stato calciatore, allenatore della Primavera e vice trainer della prima squadra. Conosce molto bene il pianeta Ascoli, che ora segue dall’esterno sempre con attenzione e passione.
«Se saremo bravi, come cittadini, a rispettare le norme di sicurezza anti virus i campionati potrebbero ripartire ad aprile. Chissà – dice Aloisi – vista la classifica l’Ascoli, secondo me dovrà concentrarsi soprattutto sulla salvezza, ovvero giocare con lo spirito giusto combattendo per fare punti e senza altro in testa. Se poi riuscirà a tirarsi fuori dai guai – aggiunge – potrà cercare un finale scoppiettante e guardare più in alto. Ma prima deve assicurarsi la salvezza che è diventata il fondamentale obiettivo. La squadra ha i mezzi per recuperare ma deve dare qualcosa di più in ogni partita».
«Stellone? Mi dispiace che gli sia andata così – continua Aloisi – perché lo conosco bene e so che è un valido tecnico nonché un bravo ragazzo. Abbiamo frequentato insieme a Coverciano il corso allenatori Master Uefa Pro. Quando un tecnico subentra in corsa, incontra sempre dei rischi. Può andar bene o male, ci vuole capacità, certo, ma anche fortuna. Se vanno bene le prime due o tre partite, si può avanzare in crescita fino alla fine, altrimenti la situazione non migliora e diventa dura. Come è successo a Stellone. La classifica dell’Ascoli – conclude – é preoccupante ma non compromessa. È importante ritrovare entusiasmo e sostenere la squadra con fiducia».
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