La pioggia che si è fatta attendere durante tutto l’inverno si è riversata copiosa negli ultimi due giorni, preceduta dalla neve, provocando frane, smottamenti e infiltrazioni dai tetti delle case in diverse zone del Piceno. Nelle ultime 24 ore le squadre dei Vigili del fuoco della Caserma di Ascoli hanno effettuato 46 interventi ed altri sono in coda per essere effettuati nella giornata di oggi, 28 marzo.
Ma è questa mattina, intorno alle 7, che si è sfiorata la tragedia in piazza Sant’Agostino, nel pieno centro del capoluogo di provincia, dove da un’abitazione si è staccato un grosso blocco di travertino. Si tratta di un pezzo della lunetta posta sopra al cornicione di una finestra che affaccia all’inizio di via della Fortezza. La pietra, di notevoli dimensioni, deve essere prima rimbalzata sulla balaustra del balcone per poi finire proprio davanti alla vetrina di un’attività commerciale, fortunatamente chiusa da qualche anno. Meglio non pensare cosa sarebbe potuto succedere se si fosse trovato a passare qualcuno o a transitare qualche auto.
I pompieri hanno interdetto l’area interessata, un punto di passaggio obbligato sia per i pedoni che per i veicoli canalizzati dalle modifiche alla circolazione dovute ai lavori in corso proprio sulla piazza e hanno provveduto alla messa in sicurezza.
Sempre per i danni causati dalla pioggia, i Vigili del fuoco sono stati impegnati per tutta la giornata di ieri, 27 marzo. Diversi interventi si sono resi necessari per frane che hanno invaso le carreggiate con fango ma anche alberi. E’ accaduto sulla Salaria all’altezza della zona industriale Campolungo, chiusa al traffico per qualche ora, a Poggio di Bretta, Monticelli, Porta Cartara, Lisciano, Rosara e Porta Romana dove i mezzi del Comune sono intervenuti per verificare il rischio per le abitazioni limitrofe. Problemi analoghi si sono riscontrati anche a Ripaberarda e Folignano, in via Loreto.
Più complicato agire per le infiltrazioni dai tetti, in qualche caso non adeguatamente controllati o peggio sistemati dopo il vento forte che si è abbattuto in città la prima settimana di febbraio. La maggior parte delle ditte preposte non lavora per le restrizioni legate al contenimento del Coronavirus.
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