Già nei scorsi il sindaco Daniel Matricardi ha tenuto a precisare che sono 4 i casi positivi al Covid-19, riconducibili al primo paziente risultato positivo e purtroppo deceduto. «Questo da una parte ci sconvolge perché il virus da noi probabilmente è arrivato da una struttura ospedaliera -spiega il primo cittadino-. Questo ci deve, da un lato, far riflettere sul fatto che nel sistema qualcosa non sta funzionando al meglio; dall’altro, sappiamo che è l’unica fonte di contagio per il momento nel comune e questo facilita il contenimento».
Il sindaco Matricardi (foto Vagnoni)
Al di là del protocollo standard, che prevede attenzione specie nei contatti diretti con i positivi, l’Amministrazione comunale di Montalto, insieme al medico di base, ha regolamentato da tempo i contatti dei familiari con i positivi, invitandoli a rimanere isolati per maggiore precauzione.
Nella prima giunta del Comune in videoconferenza sono stati istituiti due fondi per aiutare le famiglie in difficoltà e per limitare i contagi. Il primo fondo sarà destinato alle famiglie che avranno problemi economici forti. «Il bisogno di comprare generi alimentari per le famiglie è impellente -aggiunge Matricardi-. Abbiamo creato quindi un fondo specifico, mettendo a disposizione una cifra per chi avrà difficoltà perché in questo momento dobbiamo essere vicini a tutti, soprattutto ai più deboli, per ripartire insieme».
Il secondo fondo sarà funzionale alla stipula di una convenzione con le strutture ricettive locali. «Le persone vanno messe in condizione di isolarsi: tanti vivono in piccole case con altri familiari, rischiamo che il problema del contagio non si argini -continua il sindaco-. Sto quindi valutando la disponibilità delle nostre strutture ricettive per metterle a disposizione di quanti in futuro avranno bisogno di isolarsi ma non avranno le condizioni. Speriamo non ce ne sia la necessità, ma cerchiamo di lavorare in maniera lungimirante». Con questa convenzione, il Comune si impegnerà a corrispondere un riconoscimento economico da mettere a disposizione e a sanificare poi tutti gli ambienti una volta che l’utilizzo non sarà più necessario.
Il Comune, poi, ha sospeso le rette degli asili nido per le famiglie e pagato quanto dovuto alla cooperativa nonostante il servizio non sia stato erogato ed ha procrastinato il pagamento delle imposte comunali (Tari ad ottobre), in attesa che il Governo stanzi somme per sgravare cittadini. Infine, la decisione di applicare scontistiche per tutte le attività che sono state costrette a chiudere, e la creazione di un servizio estivo per i bambini da 0 a 6 anni, perché quando si ripartirà le famiglie probabilmente dovranno lavorare in un periodo in cui solitamente si sta a casa. L’idea è di non gravare sulle famiglie, per questo è stato presentato un progetto alla Regione Marche chiedendo un contributo.
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