Udienze da remoto,
accordo Tribunale-avvocatura

EMERGENZA CORONAVIRUS - L'intesa riguarda le convalide di fermo, arresto e contestuale giudizio direttissimo, nonché l'interrogatorio di persone detenute. Il giudice e il cancelliere saranno fisicamente presenti all'interno del Palazzo di Giustizia mentre le altre parti potranno partecipare a distanza
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di Renato Pierantozzi

E’ stato firmato il protocollo d’intesa tra Tribunale, Procura e Avvocatura (Ordine e Camera Penale) per la gestione, fino al 30 giugno almeno, delle udienze di convalida di fermo, arresto e contestuale giudizio direttissimo, nonché l’interrogatorio ex art. 294 c.p.p. (di persone detenute) in videoconferenza tramite collegamento da remoto a causa dell’emergenza Covid-19. Si tratta di un tema caldo a livello nazionale con i penalisti sul piede di guerra (leggi l’articolo), ma almeno mi ambito locale e su alcune fattispecie si è giunti ad una intesa. Nel dettaglio, l’accordo prevede l’utilizzo delle piattaforme Teams e Skype for Business oltre alle videoconferenze dal carcere. In caso di impossibilità a procedere da remoto, per ragioni tecniche o processuali, il giudice disporrà che si proceda in via ordinaria presso le aule del Tribunale. Il giudice parteciperà all’udienza dall’ Aula di Tribunale, o in caso di assenza di collegamento, da altra aula sita sempre al palazzo di Giustizia.

Il presidente del Tribunale Luigi Cirillo

Il cancelliere partecipa all’udienza dalla medesima postazione in cui è presente il giudice. Il pm o il vpo (vice procuratore onorario) partecipano all’udienza da remoto, mediante collegamento assicurato dall’Ufficio della Procura della Repubblica, salva la possibilità, di partecipare presso l’aula di udienza, ma c’è l’ impegno a raccomandare l’opzione da remoto. Invece il difensore avrà a disposizione tre opzioni: dal luogo in cui si trova l’indagato/imputato (Casa Circondariale o Comando di Polizia Giudiziaria); da altra postazione da remoto (dallo studio legale ad esempio) o, infine, dall’aula di udienza. Il difensore, inoltre, dichiarerà di accettare il protocollo e di rinunciare a qualsiasi successiva eccezione sulle modalità di partecipazione all’udienza. In ogni caso, anche al fine di garantire l’osservanza dei termini previsti dal codice di rito, è garantita la presenza di un difensore d’ufficio, anche da remoto, secondo i turni di reperibilità.

IL TESTO INTEGRALE DEL PROTOCOLLO


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