Massimo Pulcinelli e Roberto Stellone
di Bruno Ferretti
E così, alla fine della fiera, rischiano di perdere qualcosa entrambi almeno sotto il profilo dell’immagine. Da una parte Massimo Pulcinelli, primo azionista dell’Ascoli, dall’altra l’allenatore Roberto Stellone esonerato dopo una breve gestione dall’esito fallimentare (2 punti in 5 partite). Se il tecnico romano avesse accettato una delle proposte dell’Ascoli circa la rescissione del contratto, ora si ritroverebbe con un po’ di euro in tasca e la possibilità di passare ad altro club insieme al suo staff nel prossimo campionato. E l’Ascoli, contestualmente, avrebbe risparmiato una parte dell’ingaggio così come cercherà di fare con i calciatori, soprattutto quelli che hanno gli ingaggi più elevati.
Massimo Pulcinelli
Purtroppo non c’è stata ragionevolezza, e le parti si troveranno a discutere davanti all’arbitrato del Coni, se non addirittura in un’aula di Tribunale per vedere da che parte sta la ragione. Considerata l’eccezionalità dell’evento pandemico l’Ascoli aveva proposto a Stellone di ridurre il proprio stipendio. Stellone, che ha evidentemente considerato ingiusto il suo allontanamento, si è impuntato senza concedere nulla all’Ascoli: vuole tutto quello che gli spetta fino alla scadenza del contratto (giugno 2021). Un rapporto iniziato male e finito peggio.
Stellone è stato licenziato dall’Ascoli dopo la bruciante sconfitta a Chiavari. Il suo avvocato, Rodella, sostiene di non aver mai visto un provvedimento così anomalo e ha deciso di impugnarlo: «Licenziamento inammissibile -ha detto- seguiremo le vie legali». Al fianco di Stellone si è schierata anche l’Associazione allenatori (Aiac) che attraverso il suo presidente nazionale Renzo Ulivieri ha espresso solidarietà al tecnico licenziato.
Roberto Stellone
L’Ascoli, intanto, ha affidato la panchina al tecnico spagnolo Guillermo Abascal che si è presentato molto bene sulla scena vincendo la partita a Livorno (0-3), quella del passaggio delle consegne da Zanetti a Stellone.
Di contro il legale dell’Ascoli, Madonia, sostiene che l’Ascoli calcio non ha fatto nulla contro il suo ex allenatore ma ha semplicemente cercato una via di buonsenso come soluzione della vertenza economica.
In attesa di conoscere le decisioni di Figc, Coni e soprattutto del Governo sulla ripresa o meno del campionato di Serie B l’Ascoli ha richiamato tutti i calciatori, anche chi era fuori città. Oggi, mercoledì 22 aprile, è atteso anche il rientro di Ninkovic che ha trascorso una ventina di giorni in Serbia dove ha avuto anche qualche problema disciplinare essendo stato sorpreso dalle forze dell’ordine in giro per Belgrado quando invece questo era vietato, ma non ci dovrebbero essere grosse conseguenze per lui in seguito dopo questa infrazione.
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