Abascal (a destra) con il team manager dell’Under 17 Piergiuseppe Sapio (al centro) e il dirigente Gianluca Ciccoianni
di Bruno Ferretti
Scelta ponderata o azzardata? Mister Abascal sulla panchina dell’Ascoli tiene acceso il dibattito fra i tifosi bianconeri. I giudizi sono in buona parte positivi per il giovane tecnico spagnolo, ma c’è anche chi nutre qualche dubbio in relazione alla sua inesperienza.
Walter Gibellieri
«Abascal merita fiducia per come ha lavorato con la Primavera, ma la Serie B è tutta un’altra cosa. Si tratta comunque di una scommessa che auguriamo all’Ascoli di vincere – dice Walter Gibellieri, ex bianconero con il sigillo di due presenze in Serie A, oggi avvocato – allenare ragazzi giovani e professionisti navigati è cosa ben diversa. Occorrono doti particolari – aggiunge – fra cui l’esperienza, ma per lui è una grossa opportunità».
Pietro Pistelli
«Sono molto favorevole ad Abascal. E’ un grande tecnico all’ avanguardia, un predestinato – afferma Pietro Pistelli – invece vedo male una squadra che non ha centrocampo, non aggredisce e con giocatori sopravvalutati. Speriamo che Abascal faccia il miracolo. Il campionato riparte perché le società non hanno incassato e aspettano i diritti televisivi».
Cesare Fabiani
«Abascal merita sicuramente fiducia. A Livorno ha dimostrato di saperci fare, ma la Serie B è altra cosa rispetto al campionato Primavera – sostiene Cesare Fabiani, ex arbitro di calcio – auguriamoci che possa acquistare l’esperienza necessaria. Per quanto riguarda la società ritengo che le dimissioni di Tosti da presidente siano state un danno perché le cose sono peggiorate. Secondo me Zanetti non andava esonerato perché le responsabilità di certi risultati negativi erano della squadra».
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