Colpo di scena. E’ stata rinviata di una ventina di giorni l’assemblea del Consorzio turistico per il comprensorio dei Monti Gemelli (Cotuge), convocata oggi pomeriggio in videoconferenza, che aveva all’ordine del giorno la nomina del nuovo presidente – era dato per scontato il nome del sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti – la nomina del revisore dei conti, la nomina del segretario e gli aggiornamenti sul contenzioso relativo alla gara per la gestione della stagione sciistica.
Come mai il rinvio? «Per capire – commenta Marco Fioravanti subito dopo il rinvio – se a livello amministrativo, alla luce del nuovo statuto, si può andare avanti con lo stesso Cda oppure se ne deve nominare uno nuovo». La proposta di rinvio, anche a causa dei problemi legati al Coronavirus, è stata avanzata dal presidente della Provincia Sergio Fabiani e accolta da tutti gli altri. Venti giorni insomma per riflettere meglio. Non sembra, almeno da quanto trapela, esistere un problema di ordine “politico”. Al di là di quanto prevede il nuovo statuto, comunque, appare evidente che sarebbe normale, anche da un punto di vista etico, visto che oggi esiste una nuova assemblea con soggetti che prima non facevano parte del consorzio, che si proceda subito al rinnovo del Consiglio d’Amministrazione oggi presieduto da Enzo Lori e che ha come scadenza naturale il 2022. I maestri di sci hanno chiesto le dimissioni immediate del CdA in carica dopo la sentenza del Tar.
Dunque pausa di riflessione poi decisione per tutto il vertice del Cotuge sia politico sia operativo. Questi problemi di carattere ordinistico si sommano a quelli derivanti dalla sentenza del Tar che ha come noto escluso, a seguito del ricorso presentato dalla “Remigio Group” seconda classificata, dalla gara per l’assegnazione della gestione della stazione sciistica la “Finori srl”. Non si sa ancora se quest’ultima deciderà di ricorrere al Consiglio di Stato nel qual caso i tempi rischiano di allungarsi notevolmente. Esiste anche una necessità stringente di manutenzione degli impianti e di salvataggio delle licenze. Anche nella riunione di oggi, comunque, tutti hanno confermato la volontà di operare per la piena valorizzazione (finalmente) della Montagna dei Fiori.
Fanno parte dell’assemblea del Cotuge, per la parte ascolana (63%): il Comune di Ascoli (25%), la Provincia di Ascoli (25%), il Comune di Folignano (10%) e il Bim Tronto (3%). Per la parte abruzzese (37%): Provincia di Teramo, Comuni di Campli, Civitella del Tronto e Valle Castellana.
f.d.m.
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