di Bruno Ferretti
Pochi lo sanno, ma il 3 maggio è il giorno preferito dall’Ascoli per battere la grande Inter. È già successo due volte in passato in Serie A; prima 1-2 a San Siro il 3 maggio 1981 e poi 1-0 al Del Duca, 6 anni dopo ovvero il 3 maggio 1987. Una combinazione a dir poco singolare negli anni d’oro del sodalizio pilotato dal presidentissimo Costantino Rozzi.
Il raddoppio di Scanziani a San Siro nel 1981
Nel 1981 l’Ascoli di Carlo Mazzone si affermò con un colpo a sorpresa al “Meazza” di Milano. Un gol per tempo di Moro (su rigore) e Scanziani, entrambi ex interisti. Per i nerazzurri di Bersellini (qualche anno dopo sarebbe stato allenatore dell’Ascoli) andò segno il difensore Bini a 9 minuti dalla fine. Questa la formazione vincente dell’Ascoli: Pulici, Anzivino, Boldini, Perico, Gasparini, Scorsa (20’pt Trevisanello), Torrisi, Moro, Pircher (44’st Gibellieri), Scanziani, Bellotto.
Il campionato 1981-1982 fu vinto invece dalla Juve con due punti di vantaggio sulla Roma mentre l’Ascoli si classificò 11esimo.
Il sinistro vincente di Agostini: Zenga capitola dopo 500 minuti di imbattibilità
Facciamo un salto in avanti fino al 3 maggio 1987: Ascoli-Inter 1-0. L’allenatore bianconero Castagner, che era stato sulla panchina dell’Inter, schierò la seguente formazione: Pazzagli, Destro, Benedetti, Iachini, Perrone, Dell’Oglio, Agostini, Carillo, Vincenzi (27’st Giovannelli), Marchetti, Scarafoni (38’st Barbuti). Quattro i calciatori ascolani contemporaneamente in squadra quel giorno (Iachini, Agostini, Carillo, Scarafoni) cresciuti nel settore giovanile. La loro presenza aumentò la soddisfazione dei tifosi bianconeri. Quasi un primato. Altri tempi, un altro calcio. Il gol partita fu firmato dall’ascolano Meco Agostini, uno che segnava poco, ma sempre con gol d’autore.
Lo scudetto 1986-1987 andò al Napoli di Maradona, con tre punti di vantaggio sulla Juve. L’Ascoli si classificò al 12esimo posto.
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