Sentenza “Le Querce”:
Bochicchio rompe il silenzio
e tira fuori nomi
e responsabilità

CASTEL DI LAMA - Dura reazione del sindaco alla condanna per il Comune a pagare 80.000 euro per il tardivo rilascio del permesso a realizzare un distributore di carburanti:  «Il rammarico per questo enorme spreco di denaro pubblico». Già pagati 85.000 euro di spese processuali e parcelle ai legali
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di Claudio Felicetti

Oltre agli 80.000 euro già stabiliti dalla sentenza del Tar quale risarcimento danni alla società “Le Querce” di Gaudenzio Lunerti, per il caso del tardivo rilascio del permesso a realizzare un distributore carburanti, il Comune di Castel di Lama ha già dovuto pagare complessivamente anche 85.000 euro di spese processuali e parcelle ai diversi legali incaricati dalle precedenti amministrazioni.

Mauro Bochicchio (foto Vagnoni)

Ma gli esborsi potrebbero aumentare notevolmente, nel malaugurato caso (per il Comune) che la disputa legale dovesse finire al Consiglio di Stato con soccombenza dell’ente.

Lunerti ha già fatto sapere che non farà sconti e che ricorrerà al supremo organo della giustizia amministrativa per avere il resto degli 800.000 euro (complessivi) di danni chiesti al Tar.

Di sicuro la Corte dei Conti, a cui il Tar ha trasmesso la sentenza, vorrà vederci chiaro e verificare se esistano eventuali profili di danno erariale.

Certamente, ogni attore di questa triste storia troverà alibi e motivi per scolparsi (il responsabile tecnico che ha firmato, il legale che ha consigliato di aspettare il quantum da pagare, etc.), resta però la grave responsabilità politica e amministrativa nell’aver concorso a ritardare pesantemente il rilascio del permesso per esercitare un’attività consentita, su legittima richiesta di un cittadino.

Gaudenzio Lunerti

Dopo il giudizio del Tribunale amministrativo di qualche giorno fa, atteso da mesi, sul caso è calato un assordante silenzio.

Nessun commento da amministratori o esponenti delle forze politiche, che pure in passato si erano scontrati spesso in Consiglio comunale sulla spinosa faccenda. E allora tocca al sindaco Mauro Bochicchio, ritrovatosi col cerino in mano, ricordare nomi, cognomi e responsabilità di ciascuno in questa vergognosa storia di scaricabarile.

«In questi due anni di amministrazione, Cinzia Peroni, Vincenzo Camela e Francesco Ruggieri (consiglieri comunali dell’attuale opposizione, ndr) assieme al Pd si sono sempre affannati, con scarsi risultati, a cercare di dimostrare le nostre presunte incapacità amministrative – dichiara Bochicchio – . Oggi invece stanno tutti stranamente zitti senza neanche avere il coraggio di chiedere scusa alla città».

«Da qualche giorno – prosegue il sindaco – è giunta infatti la notizia che il Comune è stato condannato a pagare alla società “Le Querce” circa 70.000 euro (a cui si aggiungono interessi e spese legali) di danni per l’enorme ritardo con cui è stato rilasciato il permesso a costruire un impianto di distribuzione carburanti che si sarebbe dovuto realizzare lungo Via della Liberazione.

Oggi l’unico motivo che abbiamo per sorridere è quello che abbiamo salvato la pelle evitando il dissesto finanziario che avrebbe condannato l’intera città ad anni di duri sacrifici senza alcuna prospettiva di sviluppo».

«La causa che abbiamo ereditato non era per nulla semplice. Da una parte – spiega il primo cittadino – dovevamo difenderci da una richiesta di risarcimento quasi milionaria, dall’altra ci siamo trovati in una causa già impostata dall’avvocato dell’ex sindaco Francesco Ruggieri, a cui abbiamo revocato l’incarico, visti gli esiti negativi di tutti i precedenti passaggi di questa vicenda (patrocinio poi affidato all’avvocato Anna Laura Luciani, ndr).

Nonostante le difficoltà, siamo riusciti a far comprendere al tribunale amministrativo che le richieste della società “Le Querce” erano spropositate, riuscendo così a contenere i danni per la collettività a circa un decimo delle richieste della controparte».

«Rimane comunque il rammarico per questo enorme spreco di denaro pubblico.

Le follie amministrative di Patrizia Rossini prima, e della coppia Ruggieri-Gianluca Re poi, sino adesso sono costate alla collettività circa 165.000 euro, sempre che non vi sia un ulteriore round al Consiglio di Stato, che sicuramente non saremo noi a proporre».

«Entrambe le amministrazioni – conclude il sindaco Bochicchio – hanno pensato solo al loro tornaconto politico.

La Rossini e tutta la sua maggioranza, tra cui figuravano gli attuali consiglieri Peroni, Camela e Ruggieri, hanno cercato di ostacolare, sino all’inverosimile, la realizzazione di un’opera lecita.

Ruggieri e Re hanno invece cercato di ritardare con ogni mezzo il momento del risarcimento, sperando di lasciare ad altri questa incombenza.

Entrambe le amministrazioni hanno poi avuto la sfacciataggine di non stanziare nel bilancio le risorse finanziarie sufficienti a coprire almeno le spese legali delle scelte che facevano, lasciando al commissario prima, e a noi poi, anche questo gravoso compito».

Tardivo rilascio autorizzazione, il Comune dovrà pagare 80.000 euro alla ditta “Le Querce”


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