Rocchi (Foto Cicchini)
di Benedetto Marinangeli
«Credo che promuovere le prime tre di ogni girone sia corretto: Monza, Vicenza e Reggina hanno meritato ampiamente di andare in B». Questo il parere del centrocampista della Samb Ludovico Rocchi che aggiunge: «Far salire la quarta con il criterio del merito sportivo credo sia sicuramente un’idea migliore rispetto a un sorteggio. Ma è ovvio che in questa situazione eccezionale la soluzione migliore in assoluto non ce l’ha nessuno».
Il mediano classe ’97 parla, poi, della sua esperienza alla Samb che ha preso il via nella passata stagione. «Venendo dalla D – afferma – la cosa che noti subito è la differenza di intensità negli allenamenti e come devi prepararti psicologicamente durante la settimana. Questa credo sia la differenza, se così possiamo chiamarla, ance se chi ama questo sport e vuole vivere di questo lo fa senza che la cosa gli pesi, con grande naturalezz».
«Poi – aggiunge – ho avuto anche la fortuna di aver trovato compagni di squadra come Rapisarda, Miceli e Gelonese, che erano qui da più tempo e mi hanno aiutato molto a comprendere questa nuova dimensione per me. Ho un bel rapporto con tutti e a San Benedetto sto veramente bene. Peccato per i troppi infortuni che quest’anno mi hanno tenuto parecchio lontano dal campo, me li ero messi alle spalle ed ero pronto a dare il massimo nel rush finale poi purtroppo è arrivato lo stop. Al di là di tutto, sono consapevole che devo continuare a crescere e a migliorarmi e lavoro ogni giorno con questa convinzione anche in questo momento strano e difficile».
Sul suo futuro Rocchi la pensa così. «Sono in scadenza di contratto, ma al momento non c’è stato modo per parlare di quello che succederà. Ci sono problemi più importanti da risolvere nel sistema calcio e appena ci sarà l’ occasione valuteremo tutto. Mi piacerebbe restare, ma ne parleremo al momento opportuno».
LA SQUADRA – I rossoblù intanto continuano ad allenarsi sotto il profilo atletico, seguendo una tabella personalizzata redatta dai preparatori atletici Santiago Ferro e Simone Fugalli. «Una liberazione – le parole di Rocchi – ne avevo proprio bisogno fisicamente e mentalmente. Ora, in accordo con i preparatori atletici, stiamo seguendo un programma specifico che alterna appunto la corsa con gli esercizi in videochiamata da casa».
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