Brutale pestaggio in piazza Roma,
il giudice rimanda
gli atti in Procura

ASCOLI - I fatti risalgono alla sera della Festa di Sant'Emidio: il giovane ascolano fu picchiato selvaggiamente anche con una catena. La banda degli aggressori finì in manette a novembre grazie alle indagini dei Carabinieri
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Piazza Roma teatro dell’aggressione

Un pestaggio bestiale, utilizzando anche una catena, in piazza Roma ad Ascoli per di più scaturito da un futile motivo: aver urtato un conoscente degli aggressori. E’ quello che avvenne la sera del 5 agosto scorso (festa di Sant’Emidio) a danno di un giovane ascolano a cui furono poi riconosciuti ben 40 giorni di prognosi a causa della faccia massacrata. Gli aggressori, una banda di ascolani e stranieri tra cui anche due minorenni, finirono poi in manette nel novembre scorso (leggi l’articolo) grazie alle indagini dei Carabinieri rese ancora più difficili dalle minacce perpetrate ad alcuni testimoni.

Questa mattina in Tribunale era in programma l’apertura del processo, di fronte al giudice Claudia Di Valerio, soltanto ad uno degli aggressori (uno straniero residente in città difeso dall’avvocato Alessandra Ancona) visto che gli altri nel frattempo hanno scelto il rito abbreviato. Ma non è mancato il colpo di scena visto che è stato riscontrato un problema di nullità del decreto di giudizio immediato. Il giudice ha comunque ammesso la costituzione di parte civile della vittima, assistita dagli avvocati Silvia Morganti e Umberto Gramenzi, decidendo poi di rimandare gli atti in Procura per poi procedere alla fissazione di una nuova udienza.

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