di Benedetto Marinangeli
Il Consiglio Federale della Figc ha deciso: anche la serie C dovrà proseguire il campionato. Nel summit di questa mattina è stata approvata la delibera per la regolare continuazione dei campionati professionistici. I playoff e i playout scatteranno solo nel caso di una nuova sospensione. In caso di definitiva interruzione la definizione della classifica verrà attuata applicando oggettivi coefficienti correttivi che tengano conto della organizzazione in gironi e/o del diverso numero di gare disputate dai club e che prevedano in ogni caso promozioni e retrocessioni.
I campionati dovranno chiudersi entro il 20 agosto. La stagione verrà dichiarata terminata il 31 agosto per esigenze contrattuali. Infine, per effetto di quanto deliberato, la stagione sportiva 2020/2021 avrà inizio il prossimo 1 settembre.
Bocciata in toto la linea di Francesco Ghirelli e dell’assemblea della Lega Pro che aveva deliberato a maggioranza lo stop definitivo alla stagione agonistica, la promozione in B di Monza, Vicenza e Reggina con il Carpi che avrebbe seguito tra i cadetti per meriti sportivi le tre attuali capolista dei rispettivi gironi. Insomma ora cosa accadrà? Quasi tutte le società di C hanno evidenti difficoltà logistiche ed economiche per seguire il protocollo disposto per la ripresa degli allenamenti delle squadre e già si levano grida di protesta.
Chi può ritenersi soddisfatto, invece, è il Bari di De Laurentis che spingeva per la ripresa della stagione ed aveva già inviato un esposto per il metodo relativo ai meriti sportivi adottato per la quarta promozione in serie B. Ora la palla passa al Governo che il 28 maggio dovrà confermare quanto stabilito dal Consiglio Federale o sancire la fine definitiva dei campionati (eventualmente potrà anche rivalutare la proposta della Lega Pro e decidere un destino diverso per la serie A e B).
Se anche in questo caso il Governo dovesse allinearsi con la Figc, da quanto si apprende, la Lega Pro potrà comunque fare opposizione e chiedere di far disputare in C solo i playoff, decretando poi tre retrocessioni verso la D.
«Una decisione che ci lascia piuttosto sorpresi, ora non ci resta che attendere gli eventi -commenta il diesse rossoblù Pietro Fusco-. Aspettiamo cosa deciderà il Governo il 28 maggio e ci muoveremo di conseguenza. Nel frattempo la nostra professionalità ci impone di proseguire con gli allenamenti, che andranno avanti individualmente poi vedremo come muoverci».
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