Graziano Giordani e Stefano Filippini, presidente onorario e allenatore dell’Atletico Ascoli
di Salvatore Mastropietro
E’ praticamente ufficiale che il calcio dilettantistico non ripartirà per terminare la stagione sportiva ormai avviata verso la sospensione definitiva. La situazione pandemica attualmente in corso – come emerso dal Consiglio Federale della Figc tenutosi mercoledì 20 maggio – richiede degli standard di sicurezza e di minimizzazione dei rischi che è quasi impossibile avere dalla Serie D in giù. Le considerazioni in corso sono molte, a partire da come comportarsi con la conclusione dei campionati e tutto il discorso su promozioni e retrocessioni.
L’Atletico Ascoli (Foto Fabrizio Ottavi)
L’ipotesi maggiormente quotata è quella di premiare le attuali squadre prime in classifica e penalizzare le ultime.
Per quanto riguarda i campionati dalla Promozione in giù saranno i Comitati Regionali ad avere l’ultima parola. Occorre, però, anche una riflessione più ampia sul futuro dell’intero panorama dilettantistico. In ballo non c’è solo il discorso delle prime squadre, ma anche quello dei settori giovanili e di tutte le funzioni sociali che da sempre si trovano a svolgere.
Anche le decine e decine di società calcistiche del Piceno attendono le decisioni, in attesa di un percorso verso la ripresa che – anche da un punto di vista economico – si preannuncia tutt’altro che semplice.
Filippini (a destra) con il suo vice Mauro Iachini
Di questi ed altri temi abbiamo parlato con Stefano Filippini, allenatore dell’Atletico Ascoli in Promozione (girone B) con un passato da tecnico anche con Monticelli e Porto d’Ascoli.
La squadra ascolana, che ormai è diventata a tutti gli effetti la seconda società cittadina, ha sostanzialmente dominato il campionato prima dello stop dovuto al lockdown ed è, dunque, in attesa di novità per quanto riguarda un’eventuale promozione in Eccellenza.
«Da quello che si sente sembra che le prime in classifica possano essere promosse. Capisco che ci potranno essere degli scontenti tra coloro che si trovano a pochi punti dalla vetta, ma nel nostro caso penso si possa affermare che ci meriteremmo di passare alla categoria superiore visto quanto fatto vedere in campionato».
Il tecnico si è detto d’accordo con la scelta di sospendere definitivamente i campionati dilettantistici: «Lo stop è giustissimo, sarebbe impensabile per i dilettanti tornare a giocare dopo tre mesi di inattività. Ci vorrà tempo ed organizzazione per mettersi nelle condizioni di rispettare i protocolli. E’ giusto che il calcio venga dopo tutto quello che c’è stato. Non so quando si potrà ripartire, ma l’importante è che lo si faccia bene e nel rispetto delle procedure. Dal punto di vista economico – continua Filippini – ci sarà bisogno di qualche aiuto dal governo perché altrimenti questo sport ne risentirà. E parlo soprattutto dei settori giovanili con tutti i bambini e i ragazzi che impegnano».
L’esultanza dei giocatori dell’Atletico dopo un gol
Per quanto riguarda il calcio giocato, naturalmente, il coach dell’Atletico Ascoli ha voluto elogiare i propri ragazzi: «Io e i ragazzi abbiamo fatto un lavoro straordinario quest’anno ed è stato un peccato non poterlo portare a termine. Il nostro direttore sportivo Mario Marzetti ha sicuramente il grande merito di aver costruito una squadra forte e completa in ogni reparto. Noi venivamo da una batosta subita nella finale playoff persa contro la Vigor Senigallia della scorsa stagione. Siamo ripartiti con un gruppo pieno di motivazioni, con tanta fame e tanta voglia. L’obiettivo era quello di vincere ed ogni settimana aumentava la fame di tre punti. I numeri parlano chiaro: abbiamo portato avanti un cammino difficile da ripetere. Non dimentichiamoci anche della semifinale di Coppa Marche che dovevamo disputare».
Tra i grandi artefici del progetto, infine, come non nominare anche l’organizzazione societaria: «Il merito in questo progetto è del presidente Diamanti e del patron Graziano Giordani. Sono persone ambiziose e non ci hanno fatto mai mancare niente. E’ un onore allenare questa società ed aver raggiunto lo status di seconda squadra di Ascoli».
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