Assembramenti da evitare
di Renato Pierantozzi
La dura reprimenda del sindaco Marco Fioravanti (leggi l’articolo) sugli assembramenti in centro e la minaccia di rendere obbligatoria la mascherina riapre il dibattito sui comportamenti dopo due mesi di durissimo lockdown.
«Il sindaco fa bene a fare il padre di famiglia che usa bastone e carota -dice Daniele Fabiani, titolare del ristorante Vittoria e presidente dei pubblici esercizi della Fipe-Confcommercio- Questa volta mi sembra che abbia usato il bastone. Ci può stare. Da parte mia sto vedendo che ancora c’è una fascia di popolazione, diciamo gli over 45-50, che ancora ha molta paura ad uscire. Se continua così, con i coperti dimezzati e un calo significativo di persone, sarà dura andare avanti.
Daniele Fabiani
Anche se, tra protocolli, continue igienizzazioni e sanificazioni, distanziamenti, mascherine, gel… non è mai stato così sicuro andare a cena al ristorante. Metteremo tavoli all’aperto visto che stiamo notando che la clientela preferisce mangiare all’aria aperta».
E i comportamenti degli ascolani? «Mi sembra che i giovanissimi, che stanno ritrovando dopo due mesi la voglia di uscire e stare insieme, si stiano comportando bene. Certamente su 100 persone in giro ci sarà sempre quello che sgarra e dà nell’occhio, ma anche i dati su contagi in città che sono a zero da giorni ci dicono che la strada intrapresa è quella giusta. Dobbiamo anche tornare a vivere all’aria aperta e magari rifarci un po’ di anticorpi».
Rischio nuovo lockdown, il sindaco Fioravanti lancia ultimatum Mascherine d’obbligo all’aperto?
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