Rimborso servizi scolastici
e un deciso “no” al 5G

RIPATRANSONE - E’ la doppia proposta di “Progetto Paese” che si rivolge all’Amministrazione comunale. A giorni verrà presentata una mozione
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Doppia proposta a Ripatransone da parte dei consiglieri comunali d’opposizione Antonio De Angelis, Luca Vitale, Roberta Capocasa e Giada Pierantozzi. Riguardano i servizi scolastici e il 5G. L fanno rivolgendosi all’Amministrazione comunale capeggiata dal sindaco Alessandro Lucciarini De Vincenzi.    

La Torre Civica con le antenne

«L’emergenza sanitaria ha innescato una grave crisi economica nazionale che tocca in particolare quelle famiglie che debbono affrontare numerose spese per la crescita e il mantenimento dei loro bambini. Soldi che sono già usciti dalle tasche di padri e madri – dicono – che magari sono serviti a pagare alcuni servizi di cui le famiglie non hanno usufruito, per ragioni legate alla sicurezza sanitaria, come quelli scolastici. Chiediamo all’Amministrazione comunale di verificare quante famiglie hanno pagato per il servizio del trasporto scolastico o per i buoni mensa per il periodo dopo la chiusura della scuola e proponiamo, dove possibile, rimborsi per quanto non usufruito o non usufruibile per il prossimo anno scolastico».

Per quanto riguarda il 5G, i quattro consiglieri comunali puntano il dito su alcune antenne spuntate a Ripatransone.

«Non sono passate inosservate le antenne che sulla Torre Civica da otto sono diventate dodici – affermano De Angels, Vitale, Capocasa e Pierantozzi – così come la convenzione per l’installazione di un’ulteriore antenna all’interno del cimitero. Si tratta di antenne di cui non si conosce nulla: frequenze, entità delle radiazioni che emanano, distanza di sicurezza, limitazione del tempo di esposizione, utilità, pericolosità. Il 15 novembre 2018 è stato firmato un accordo tra l’Associazione dei Paesi Bandiera Arancione e INWIT Spa, società di infrastrutture di Telecom. Dicono che ciò garantirà un “aumento” di copertura sui territori dei Comuni Bandiera Arancione, di cui Ripatransone fa parte, sia per la telefonia mobile che per la trasmissione dati multi-operatore in linea con il 5G e con gli sviluppi che questa tecnologia è destinata a raggiungere e implementare nei prossimi mesi. Nessuno vuole bloccare il progresso- aggiungono – ma riteniamo però che in un momento storico in cui il tema della salute ha monopolizzato l’attenzione collettiva, sia d’obbligo la massima cautela. Diversi ed autorevoli studi condotti su scala internazionale, hanno dimostrato il nesso tra le radiofrequenze 5G, ed altre, e lo sviluppo di alcune forme di tumore. Da un nostro controllo, dall’1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2019, 86 cittadini di Ripatransone siano divenuti utenti del reparto di Oncologia dell’ospedale di San Benedetto, senza contare chi si è rivolto ad altri nosocomi. Presenteremo una mozione per impegnare l’Amministrazione comunale al “no” al 5G su tutto il territorio comunale».


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