La Tribuna Est “Carlo Mazzone” quest’anno resterà desolatamente vuota (Foto Vagnoni)
Fissate le date dei campionati di calcio professionisti, si aspetta ora la definizione degli orari. Si giocherà, a porte chiuse, nelle seguenti fasce orarie: 16,30, 18,30 e 21. Ma il contesto sarà completamente diverso rispetto a prima dell’epidemia.
GLI AMMESSI – Saranno al massimo 300 le persone presenti sugli spalti, mentre i gruppi non potranno essere superiori, come prevede il protocollo, per cercare di limitare al massimo i rischi. Per quanto riguarda gli spogliatoi, saranno separati, csì come gli ingressi in campo. Addirittura le due squadre rientreranno separatamente negli spogliatoi, che saranno divisi non solo fra squadre, ma anche fra titolari e riserve.
Una delle panchine del “Del Duca” (Foto Vagnoni)
LE PANCHINE – Anche in panchina si starà seduti separati, magari andando in tribuna per rispettare il distanziamento. In campo non si entra insieme: niente bambini, niente mascotte, nessuna foto di squadra. Le squadre saranno direttamente schierate in campo, e poi si inizierà.
LE PROTESTE – Attenzione massima poi verso l’arbitro con l’obbligo di “protestare a distanza”. Lo staff medico avrà mascherina e guanti, e durante le partite sarà vietato lo scambio di borracce.
GLI STIPENDI – Intanto società e calciatori continuano trattare il taglio degli stipendi, visto che da oltre due mesi il campionato è fermo e si riprenderà a porte chiuse fino alla fine. È probabile che i tagli saranno decisi da Federazione e Associazione calciatori (Aic). Orientativamemte dovrebbero essere due le mensilità eliminate per venire incontro alle esigenze delle società rimaste senza incassi.
Bru.Fer.
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